di Simona Boenzi e Tommaso Verga

L’omino sandwich fuori all’Imperatore: De Paolis vincitore

Nemmeno il mago Otelma si sarebbe offerto di fare il pronostico. Troppo scontato. Chi è stato ammesso in graduatoria per la nomina di dirigente amministrativo: nessuna busta. Qualche nome? Sono già in rete – numero 1921 del 23 maggio 2014: al numero tre troviamo Baisi Giuseppe, ex sindaco di Tivoli targato Pd, a scendere: Lombardo Mauro, ex vice sindaco, licenziato da Atac di recente, Concetta Elise, già moglie di un consigliere comunale, De Paolis Angelo ( da notare l’uomo che l’altra mattina , 14 maggio, davanti all’Hotel Imperatore Adriano sostava fuori con un cartellone che riportava il nome di De Paolis, vincitore senza scommessa, questo mentre all’interno si svolgevano le prove), Pietropaoli Federico, già assessore di questa giunta, guarda caso ( ma solo guarda caso ), presente nella delibera di giunta numero 56 del 22 aprile avente come oggetto “l’approvazione programma del fabbisogno per il triennio 2014-2016 adottato con delibera 52 del 11 aprile 2014. Ma come si può votare una cosa dove proprio lui è fra i candidati?

Nessuna commissione e atto con data errata

Immaginiamo di tornare indietro nel tempo, al momento degli esami di maturità.
Abbiamo qualche prof dei nostri ma chi ci valuterà sarà una commissione esterna. Torniamo al 14 maggio, mattina, ore 8. Entrano i candidati, si guardano intorno e chiedono: ” ma la commissione? E’ stata nominata”?. La commissione è stata nominata il giorno stesso, 14 maggio con determine numero 98,99, 100. Solo che l’atto è stato redatto dopo la prova. Non solo. La domanda che tutti si pongono è la seguente: ci sono abbastanza elementi per invalidare il concorso? O Il prediletto ha fretta di prendere la poltrona? E chi ha deciso cosa? Trasparenza e onestà li stabiliranno i tribunali. Speriamo.

Pietro Paoli e “Angelo” custode: se questi sono i santi, le porte del paradiso sono chiuse

santi Pietro e Paolo

Uno potrebbe essere Totò, l’altro Peppino. Il dialogo si svolge nella hall di un albergo di una grande città vicino a Roma.
Peppino: Il suo nome, prego
Totò: “Pietropaoli Angelo”.
Peppino: Professione?
Totò: “Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Guidonia Montecelio”.
– Scusi, non ho capito, ripeta per favore, ha detto assessore di Guidonia Montecelio?
“Esatto”.
– E si presenta al concorso per dirigere il Comune di Guidonia Montecelio?
“Esatto”.
– Ma…
“Cosa ha da obiettare? Il mio nome non è nella lista?”.
– No, no, tutto a posto, solo che non m’è mai capitato…
“Cosa non le è mai capitato? Cosa sono tutte queste obiezioni? Lei non sa chi sono io…”
– Ecco, appunto, il fatto è che lo so, lei è assessore del Comune di Guidonia Montecelio, l’ha anche dichiarato, non potrebbe presentarsi al concorso per dirigere il Comune di Guidonia Montecelio.
“E chi lo dice?”.
– C’è un conflitto di interessi quantomeno. Ma, per quanto di mia conoscenza, anche molto molto di più…
“Senta buon uomo, non mi faccia perdere tempo. Cosa ne vuol sapere di queste cose, la delibera del concorso per l’assunzione dei dirigenti l’ho fatta io”.
– Direi che è proprio questo è uno dei problemi…
“Lei mi ha stancato. Mi declini le sue generalità”.
– Veramente sono uno dei commissari del concorso…
“Ma cosa sta dicendo, la commissione la nominiamo nel pomeriggio, lei sta usurpando un titolo che non le compete”.
– A me hanno indicato quest’albergo come sede di un esame che si svolge oggi, a quest’ora.
“Ah sì? Bene, ora lei denuncia quanto mi ha detto ai carabinieri. Precisando che l’esame si svolgerà domani. D’altronde, se la commissione la nominiamo oggi pomeriggio, mi spiega come si possono svolgere le prove stamattina? Lei è un ignorante, nel senso che ignora le nozioni minime della procedura”.
– Allora mi dica perché è venuto oggi per esami che si tengono domani.
“Uffa, farò intervenire i miei santi in paradiso”.
– Sarebbero?
“Il mio consigliere comunale”.
– Comunque, chiami chi vuole, non può partecipare. Oltretutto, se la commissione verrà nominata nel pomeriggio lei qui perde tempo. Gli esami non si terranno prima di domani.
“Vedo che finalmente ha capito. Domani è, appunto, stamattina”.
– Ma cosa sta dicendo? Vuole farmi passare per matto?
“Insiste? Tranquillo, ora risolviamo tutto… Pronto, senti c’è un signore che non vuole farmi partecipare al concorso, dice di essere un commissario d’esame. Spiegagli la faccenda della commissione e che le prove ci sono stamattina. Come? No, sta tranquillo, nel verbale la data sarà quella di domani”.
– Vabbé, passi pure. Certo che ne ha di santi in paradiso, d’altronde con quel nome, Pietro, i Beati Paoli, Angelo…
“Ignorante, Angelo è il mio custode, le porte le faccio aprire a lui”. (T.V.)