municip2Eligio Rubeis, sindaco di Guidonia Montecelio, sino a qualche tempo fa, mostrava antipatia per i ‘cavatori’ (qualifica che indicava non gli addetti ma i proprietari delle cave; come dire: Tronchetti Provera è un ‘gommista’). Però i sentimenti cambiano. Così, due mesi fa, il primo cittadino ha affidato a Marco Bertucci, consigliere di Forza Italia, ex Ncd, nuovamente di Forza Italia e promotore del club ‘Forza Silvio’, una ‘delega alle cave’.
Si legge, in un comunicato dello stesso Bertucci, che: “il monitoraggio delle cave, con ispezioni e controlli di tecnici” è giusto, purché “non diventi un ostacolo al settore estrattivo”. La traduzione è affidata al libero arbitrio.
La nota segue un protocollo d’intesa del 19 febbraio, i cui “punti cardine” sono “sviluppo economico, occupazione e tutela ambientale”. Serviva un apposito delegato per ricavare tanta profondità di pensiero.
Per ‘coerenza’, ci si aspettava (anche? invece?) qualche riga sul grave e grosso contenzioso tra Comune e cave. Se il ‘delegato’ non ne fosse a conoscenza oppure avesse dimenticato gli argomenti plurimi della lite, può andarsi a leggere il ‘municipale’, il giornale del sindaco (pagato dai cittadini), uscito esattamente un anno fa, il 15 marzo.
Lì si scriveva che da 9 anni ci si divide sul tributo che le aziende devono versare al Comune per il ‘recupero ambientale’ – previsto dalla legge regionale 17 del 2004 –, e si aggiungeva, con dovizia di fotografie, di scavi abusive, frantumazione, acque, fanghi, tutto compendiato in un dossier che – le conclusioni –, sarà “presto al vaglio delle autorità competenti”.
Transeat, per il momento, l’affermazione finale. Per coerenza, la domanda è al ‘delegato’. Illumini: il contenzioso è stato risolto? Se non, a che punto è? I ‘cavatori’ – oppure, ovvia conseguenza, il Comune – si convinceranno prima del 25 maggio?