La “Mgm” e la “Edil Moter” nella ‘corruzione e frode’ Enac-Ciampino

Il sindaco Eligio Rubeis, 10 anni fa vendette le sue quote in Edil Moter

La ragione sociale: “Edil Moter srl”. Attiva in questo momento – rimanendo nei confini – all’Inviolata, dove sta costruendo il Tmb, l’impianto per il trattamento dei rifiuti per conto del “Colari”, il consorzio di Manlio Cerroni.
E’ la stessa società che una decina d’anni fa assurse a notorietà fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori perché quota-parte risultava di proprietà di Eligio Rubeis, non ancora sindaco di Guidonia Montecelio, ma ‘semplice’ assessore ai Lavori pubblici della giunta Sassano. L’opposizione di centrosinistra sollevò il caso, l’incompatibilità – evidente il conflitto di interessi tra la carica pubblica e l’appartenenza societaria – costrinse Rubeis ad annunciare le vendita delle proprie quote.

Logo di MgM spa con sede a Fonte Nuova

Adesso la “Edil Moter” esce dall’angusto perimetro cittadino e balza agli onori delle cronache nazionali: “Su richiesta del pm Mario Palazzi, il gip Maurizio Caivano ha disposto il carcere per l’ex direttore Enac dello scalo di Ciampino, Sergio Legnante, l’ingegnere dell’ente Alfonso Mele e l’imprenditore Massimiliano Mantovano”, presidente della “Mgm spa”, con sede a Fonte Nuova. Per la pubblica accusa, Mantovano controllava numerose ditte che si aggiudicavano in modo illegittimo le gare. Tra queste, il magistrato elenca la “Edil Moter”: un appalto vinto dalla Mgm di Mantovano per 886mila euro, è stato eseguito in subappalto dalla “Edil Moter” per 90mila. A prima vista, la srl sembrerebbe aver preso una ‘fregatura’, ma il Pm non la pensa così: Massimiliano Mantovano, l’imprenditore arrestato, era il dominus delle molte elencate ed anche della società di Guidonia.

Il momento dell'arresto avvenuto all'aeroporto di Ciampino l'8 aprile scorso

“Un sistema collaudato di alterazione delle procedure”

Quindi, stavolta le cose appaiono risolvibili solo all’interno del codice penale. Perché Mantovano e gli altri indagati, sono accusati “di associazione per delinquere finalizzata ai reati di corruzione, turbativa d’asta, falso e frode nelle pubbliche forniture”. Indagini avviate dalla Procura dopo che la Polaria aveva esaminato la segnalazione di un funzionario dell’Enac. Secondo il Pm, è stato scoperto “un sistema collaudato di alterazione delle procedure di gara indette dall’ente e assegnate sempre a Mantovano (cui erano legate società come Mgm spa, Mast srl, 2T Appalti, Fama srl, Global Project srl, Resine Industriali srl, Edil Moter slr)”. Praticamente, un general contractor che gonfiava i costi per generare profitti poi divisi anche con funzionari pubblici a ‘rimborso’ della corruzione.

A Guidonia Montecelio è “globalservice”

Scendendo dall’aeroporto di Ciampino a quello di Guidonia Montecelio, nella ‘città dell’aria’ la “Edil Moter srl” si è aggiudicata tutti gli affidamenti cittadini in materia di lavori pubblici a far data 2010, coincidente con l’avvento di Eligio Rubeis alla carica di primo cittadino: manutenzione delle strade, delle scuole, nella potatura degli alberi, eccetera. Tutto elencato nel portale del Comune. Fatte salve le proporzioni, fa scuola Alfredo Romeo, il globalservice del Comune di Napoli.
Non finisce qui, perché al Tmb, l’impianto per il trattamento dei rifiuti in costruzione all’Inviolata provvede proprio la “Edil Moter srl”. Ma il Comune non c’entra, si obietterà, la stazione appaltante è Manlio Cerroni. Quindi, una combinazione, imprevedibile.

Dal Mibac stop al Tmb, ma la giunta non esegue

Senonché il 31 marzo arriva lo stop del Mibac, già preannunciato da Andrea Orlando ancora titolare del Beni culturali e ambientali nel governo Letta. Qui non la casualità ma Eligio Rubeis e la sua giunta consentono alla “Edil Moter” di proseguire i lavori. Semmai, dal Comune un battito di ciglia solo per mostrare ostilità. Lo chiarisce Andrea Di Palma, assessore (all’Ambiente…), che in una intervista al Messaggero dice che altri, imprecisati, e non l’amministrazione comunale devono provvedere all’esecuzione del provvedimento ministeriale. Oltretutto, aggiunge, l’atto non si comprende, non si sa cosa sia. Dopo la pluriennale esperienza di governo con i sindaci Lippiello e Rubeis, Andrea Di Palma intende proseguire. Per il suo e per il bene dei cittadini, qualcuno gli spieghi che allo stop vige l’obbligo di fermata. Avvenuta proprio il giorno dell’intervista.