di TOMMASO VERGA

Anche la “coop Edera”, già oggetto delle indagini su ‘mafia capitale’ – a seguito delle quali Franco Cancelli, il presidente, è stato arrestato e successivamente rimesso in libertà dal Tribunale del riesame la vigilia di Natale –, risulta coinvolta nella nuova inchiesta su un’organizzazione criminale romana legata alla ‘ndrangheta. 31 gli arresti eseguiti questa mattina. Secondo Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Dda di Roma, la cooperativa “era disponibile per la formale assunzione di ‘ndranghetisti”. Il magistrato ha anche precisato che non sono stati evidenziati diretti legami “con l’indagine su Mafia Capitale”.

Gianni Cretarola

Gianni Cretarola

L’operazione odierna, condotta da polizia e GdF, interessa una “costola” della ‘ndrangheta, collegata alla cosca di San Luca, i cui capi vivevano da anni nella capitale, a Primavalle, Appio, Aurelio, San Giovanni, Centocelle. Le indagini sono iniziate a seguito dell’omicidio di “don” Vincenzo Fenia, avvenuto a il 25 gennaio 2013 a Castel di Leva. Costui era il genero di “don” Peppe Nirta (a sua volta ucciso a Bianco il 19 marzo 1995), patriarca di Santa Lucia, la cosca di San Luca. Dell’esecuzione è stato accusato Gianni Cretarola, 35 anni, arrestato nella sua abitazione di via Palmiro Togliatti, nella cui disponibilità era anche un box in via di Torrevecchia, utilizzato come deposito di armi. L’uomo aveva già ucciso un coetaneo nel 2006. Nel corso dell’irruzione, la Mobile ha rinvenuto una “santa barbara”: sei pistole, un fucile, munizioni in quantità dello stesso calibro della armi utilizzate sul luogo dell’eccidio, un giubbotto antiproiettile, un passamontagna, uno scooter rubato un anno prima, caschi integrali.

Pubblicità della "coop Edera"

Pubblicità della “coop Edera”

All’origine, uno scontro tra cosche ‘ndranghetiste, in competizione tra loro per conquistare il mercato della droga, con l’apertura di una “locale” nella città (la ‘locale’ della ‘ndrangheta è una sorta di cellula formata da varie ‘ndrine, equiparabile a un ‘mandamento’ di Cosa nostra). Un progetto al quale la vittima si sarebbe opposto.

Cosa c’entra l’Edera? Sia Gianni Cretarola – entrato nel programma dei “pentiti” dopo la cattura – che Antonio Pizzata – tra gli arrestati di oggi –, lavorano con la cooperativa. La quale si occupa della raccolta differenziata a Guidonia Montecelio, in associazione con la “Ecocar Ambiente”, società del “gruppo Deodati” raggiunta da una interdittiva antimafia dall’Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone per le “relazioni pericolose” con un gruppo in odor di camorra a Salerno.
Non c’è altro da aggiungere a questo ennesimo romanzo criminale. Che l’amministrazione comunale della città segue silenziosamente. Osserva. L’avrà scambiato per uno sceneggiato televisivo…