Un giorno di marzo, il 10 per l’esattezza, hinterland invia una email all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) della Regione Lazio.
La missiva si compone di due domande, semplici:
“E’ tuttora in vigore l’incompatibilità normata dal dlgs 39 del 2013 all’articolo 13, comma 2 lettera b; che così recita?:
“Gli incarichi di presidente e amministratore delegato di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili:
“a) con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione interessata;
“b) con la carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia o di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione”.
Il secondo quesito:
“Conoscere la composizione dei vertici della società Atral (partecipata dalla Regione Lazio)” (la quale, a differenza di altre aziende, nella homepage del sito non riporta nulla).
Immediata la risposta: “Gentile Utente, in relazione alla sua richiesta n. xxx la informiamo che, in data odierna, abbiamo provveduto ad inoltrare la sua e-mail alla struttura regionale competente in materia di trasporto su gomma”. Perfetto, nulla da obiettare.
A quel momento. Perché, passato un mese, nessuno s’è fatto più vivo.
Quindi, il sollecito: “Capisco che il trasporto pubblico risente, andata-ritorno, di qualche difficoltà, ma un mese quasi per due quesiti semplicissimi supera i ritardi di qualsiasi tratta, urbana e/o extraurbana.
“So già la risposta: la struttura regionale competente ecc., ecc.
“Non vorrei che l'”attacco” del pezzo si componesse di un titolo riflettente.
“Se viceversa lo gradisse la Regione, nulla in contrario, fate voi…”.
Risposta, immediata: “Abbiamo sollecitato l’ufficio competente”.
Descritto l’accaduto epistolare, prosegue l’attesa. Per non restare con le mani in mano, si passa il tempo a chiosare sulle modalità di “relazioni con pubblico” della Pisana. Senza dilungarsi oltre sulla consueta tiritera del rapporto con i cittadini, francamente è sgradevole dover subire, impotenti, simile trattamento. Non dell’Urp, che, si presume, abbia il solo compito di “inoltrare”, ma degli “uffici competenti”. I quali, dall’Alto della Loro Sapienza, avranno fatto abitudine al giudizio degli amministrati. Oltretutto, in questo caso, non si potrebbe nemmeno scrivere “poi dice che uno telefona all’Onorevole…”. Perché la sensazione è che, stavolta, non risponderebbe nemmeno Lui.
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