tony bastadi GIULIANO GIRLANDO

con un commento

di ANTONIO CIPRIANI

A “LEZIONE di legalità”. Indirizzata principalmente alle delegazioni degli studenti dell’Enrico Fermi e dello scientifico di Tivoli. Nel nome di Vittorio Occorsio, il magistrato ucciso il 10 luglio di quarant’anni fa dall’”ordinovista” Pierluigi Concutelli, coadiuvato dai fascisti tiburtini del circolo “La Rochelle”.

La rievocazione e l’insegnamento del giudice che indagava sull’eversione nera hanno costituito il senso dell’incontro di ieri, nel locale delle Scuderie estensi, organizzato dalla procura della Repubblica e dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Tivoli. Presenti il sindaco Giuseppe Proietti unitamente al procuratore generale della corte d’Appello di Roma Giovanni Salvi, al capo della Procura di Tivoli Francesco Menditto, al presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Tivoli Simone Ariano. Folta la presenza degli uomini in divisa, carabinieri, polizia di Stato e guardia di Finanza.

Coordinati dall’avvocato Ariano, gli interventi si sono alternati, dal ricordo della figura del giudice al quadro storico del tempo, più che mai attuale visto che riporta alla contemporaneità di Mafia capitale e del sistema Carminati. Giovanni Salvi ha ricordato i temi e le vicende del periodo mentre il sostituto procuratore Luigi Pacifici, membro della sezione locale dell’Anm (Associazione nazionale magistrati) ha collegato l’operato della magistratura di Tivoli alla figura di Vittorio Occorsio, sottolineando l’importanza dell’autonomia della magistratura dalla politica. Più volte interrotto dagli applausi il giovane sostituto è senza dubbio una figura di punta della Procura poiché a lui è affidata la maxi-inchiesta relativa al Comune di Guidonia Montecelio, una sottolineatura alla quale non è mancato il riconoscimento e la vicinanza delle autorità e delle forze dell’ordine presenti.

L’incontro è terminato con l’inaugurazione di una targa in ricordo del magistrato all’interno della procura della Repubblica di Tivoli e i ringraziamenti della famiglia, presente all’evento con Eugenio Occorsio, figlio del giudice e giornalista di Repubblica, e con il nipote Vittorio.