La discarica di Roccabruna a Villa Adriana

di GIULIANO GIRLANDO

UNA DENUNCIA DEL DEGRADO rilevato nella zona di Roccabruna – con tanto di “ritratti d’autore” –, rilevato nei pressi del sito archeologico di  Villa Adriana, patrimonio dell’Unesco, arriva da Andrea, il manutentore del locale impianto sportivo, che per molto tempo ha ospitato la Tivoli Rugby. Una situazione di degrado che va avanti da molto tempo e nell’indifferenza generale.
«Ho avvisato l’Asa e segnalato la vicenda alle istituzioni – dice Andrea – ma per ora sono il solo che cerca di arginare questa situazione. È una discarica a cielo aperto e gli sversamenti avvengono a qualsiasi ora del giorno, possibile che non si è fatto ancora nulla?».
Vecchi frigoriferi, lavatrici, divani, mobili e calcinacci, tutto materiale che dovrebbe essere destinato allo smaltimento nell’isola ecologica di Tivoli, della quale, stando a quanto si vede dalle foto, Roccabruna è diventata succursale, anche se di ecologico non ha proprio niente anzi è una bomba che crea ulteriore danno ad un territorio che di danni ne ha già troppi.
Se questo è il biglietto da visita che il sito patrimonio Unesco di Villa Adriana ci mostra ogni giorno sarebbe tempo di ripensare alla salvaguardia del territorio prima degli eventi a meno che non è una mostra a cielo aperto di installazioni temporanee che diventano permanenti.
Che a Tivoli alberghi qualche artista che si crede un novello Marcel Duchamps e che immagini di installare anche un gabinetto a cielo aperto ci pare impensabile, per cui saremmo molto contenti se alle denunce seguissero i fatti perché la merda di rifiuti vari non è certo arte contemporanea.