FORSE IL SOLO «SFASCIO» COMINCIAVA ad «andargli stretto». Di qui la decisione di «diversificare» l’attività. Cosicché, accanto alla tradizionale compravendita di auto da demolire o da vendere per parti o magari come pezzi di ricambio, aveva depositato bombole del gas, materiali ferrosi e altri rifiuti classificati «speciali». L’operazione-bis delle Fiamme gialle ha interrotto il movimento illegale.
A fine luglio, un impianto analogo a quello individuato oggi, era stato posto sotto sequestro a Casal Monastero, sempre sulla Tiburtina. Uguale anche la dinamica dell’operazione. Anche cinque mesi fa l’individuazione era stata assegnata all’elicottero della Sezione aerea di Pratica di Mare, ormai ospite quotidiano dell’area Tivoli-Guidonia.
Dunque, sostanzialmente una replica quella dei finanzieri del Comando provinciale di Roma in collaborazione con i colleghi del Reparto operativo aeronavale di Civitavecchia. Esaurita la fase di accertamento delle attività presenti nell’impianto, la fase dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi è stata trasferita alle Fiamme gialle del Gruppo di Tivoli. Immediato il sequestro dell’area utilizzata per la compravendita – circa un ettaro – così come quello dei «corpi del reato» fino alla denuncia dell’imprenditore alla procura della Repubblica di Tivoli. Reato, gestione illecita di rifiuti. Sono stati gli stessi finanzieri di Tivoli a verificare non soltanto la mancanza dell’apposita autorizzazione amministrativa, ma anche a ipotizzare il pericolo costituito dal deposito di materiali ammonticchiati en plein air. E, di conseguenza, il rischio che, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, si sarebbero potuti contaminare il suolo e le falde acquifere sottostanti: un notevole danno ambientale.
A Casal Monastero, a fine luglio, il gruppo di Tivoli e la sezione aerea di Pratica di Mare sequestrarono 250 carcasse di auto e moto, pneumatici e quant’altro. Un commercio illecito di parti di ricambio di mezzi di trasporto probabilmente rubati, «accoppiato» a una discarica abusiva.
In un comunicato, le Fiamme gialle hanno reso noto che l’operazione rientra nel più ampio dispositivo di controllo del territorio messo in atto dalla guardia di Finanza della capitale.
Non solo «sfascio» ma bombole, pneumatici e materiali ferrosi, tutti rifiuti speciali
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