di TOMMASO VERGA
L’ANIENE, IL VECCHIO FIUME, sempre più trascurato e maltrattato, potrà aggrapparsi ora ad una ciambella di salvataggio messa a disposizione dalla Regione Lazio su input dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.  Chiamato a far applicare una delibera del Cipe, la numero 35 del 24 luglio 2019, denominata «lavori straordinari di manutenzione dell’alveo del fiume Aniene da Ponte Lucano alla foce del Tevere». Importo finanziato, € 1.150.000.00. «Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 180 (centottanta) naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori» come recita la delibera.
L’opera è stata assegnata con un’offerta ridotta del 36,76 per cento ad un’azienda della Capitale per € 571.707,34 più Iva. Si tratta dell’«A.I.CO. Consorzio stabile s.c. a r.l.», con sede legale in Roma, Via Lucrezio Caro 63, che ha trasferito l’esecuzione alla consorziata «M.&D. Impresa stradale s.r.l, con sede legale (se si traducono correttamente le indicazioni internet), in località Torrioni, provincia di Avellino.
Il giudizio si potrebbe dividere tra «finalmente!» e «benissimo!» se non fosse che una serie di osservazioni fanno da schermo allo stato d’animo.
Intanto, la sequenza delle date (così come il “balletto delle cifre”) si presta a ogni genere di commento. Basti pensare che la procedura inizia con l’«Accordo di programma» del 15 luglio 2010, sottoscritto tra il ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, la Regione Lazio e il delegato ad hoc, «finalizzato alla programmazione ed al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico da effettuare nel territorio della Regione Lazio». Chissà, allora, quanta acqua è passata sotto i ponti. E quanti danni ha creato.
Ma l’osservazione principale – per momento prendiamola come una bizzarria – è l’individuazione della ditta esecutrice dei lavori. Appartenente a un Consorzio che si dice “in grado di assumere qualsiasi tipo di impegno nei più svariati campi, dall’edilizia residenziale a quella industriale, alla realizzazione di scuole, caserme, carceri, edifici pubblici, edifici per il culto, ospedali, case di cura, centri commerciali e strutture turistico-ricettive». Non solo. Perché l’illustrazione delle virtù prosegue con il Consorzio che interviene direttamente in tutte le fasi della costruzione, dagli scavi alla realizzazione delle strutture, delle finiture e degli impianti e affiancando il committente nelle diverse fasi esecutive, dalla progettazione al disbrigo delle pratiche burocratiche per l’ottenimento degli atti concessori fino alla completa realizzazione dell’opera». Perfetto. Ma i fiumi?

Un’adeguata pulizia dei fiumi solitamente viene eseguita con delle speciali “benne a polipo” che possono movimentare massi, legname e pulire anche in profondità da eventuali detriti. La pulizia e mantenimento deve avvenire sia nel letto del fiume, ma anche all’interno dei boschi. Un esempio sono gli alberi che, anche se si potrebbe pensare che non ci sia alcun legame tra fiumi e boschi circostanti, questi ultimi aiutano i fiumi a controllare un eventuale eccesso d’acqua causato, ad esempio, da intense piogge, che i fiumi da soli non sarebbero in grado di smaltire.