di TOMMASO VERGA
GUIDONIA MONTECELIO? LA SALVERANNO LE DONNE. Quelle contro. Perché, mozione di sfiducia a vantaggio, al sindaco Michel Barbet non rimangono che scipiti maschietti areattivi, schierati a difesa principalmente di quanto se stessi qualificano «gesta»; io ho fatto, io ho detto, io ero presente. Suggestioni. Di là da venire il riscontro con i problemi della città. Una solfa nemmeno meritevole di rendicontazione. Unica accortezza, quando gli attributi si misurano insufficienti per l’autoesaltazione, si prendono di petto i dirigenti.

Michel Barbet, sindaco di Guidonia Montecelio

Da mandare ai posteri la piece di Michel Barbet, “arrestato Barillari”: «Qualcuno ha detto che non vogliamo recapitare i documenti che il consigliere regionale ci ha richiesto con un “accesso agli atti”. Non è vero, glieli daremo, tutti quelli che vuole, ci occorre soltanto il tempo per prepararli» ha pontificato il sindaco in aula.
Senonché, a precederlo di qualche ora, nella stessa mattinata, la segretaria comunale Livia Lardo, in origine destinataria della richiesta dell’ex 5stelle, – che intendeva esaminare le modalità dell’assunzione di nove persone a Guidonia avviate per scorrimento della graduatoria di Allumiere – anziché rispondergli direttamente, a Barillari aveva “girato” la replica firmata dal dirigente alle Finanze, Nicolò Roccolino.
Una lunga e dettagliata illustrazione per dire che «a parere dello scrivente la richiesta del Consigliere non dovrebbe essere evasa per le seguenti motivazioni: non è portatore di un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione tutelata e collegata alla documentazione richiesta»; «richiama l’art. 30 dello Statuto della Regione Lazio non di diretta applicazione al Comune…».
«A parere…», «non dovrebbe…», opinioni insomma. Che qualcuno di grado superiore avrebbe dovuto confermare o smentire. Come si vede, anche al femminile si sottolineano differenze. Sarebbe politically incorrect il suggerimento “prima mettetevi d’accordo?”.
Un altro consiglio, un succedaneo per annullare gli effetti dello stop a Barillari: 12 richieste di «accesso agli atti» contenenti il medesimo “decalogo” del deputato regionale, firmate e inoltrate da ciascun consigliere dell’opposizione cittadina. Per vedere l’effetto che fa…

Claudio Caruso riflette…; a destra, Matteo Castorino

Tornando alla cronaca (si fa per dire), la «mozione di sfiducia» non è passata 13 a 12 per la maggioranza monocolore ex-grillina. Anzi, no. C’è un voto non catalogabile. Contemporaneamente non-grillino ma decisivo per salvare lo scranno di Michel Barbet. E il proprio. Partecipante a favore ma anche contro. Oppure no: è contro ma anche a favore. Un po’ Ecce Bombo di Nanni Moretti… «mi si nota di più se vengo o se non vengo?». Alla fine Caruso è non-venuto: «C’è una crisi profonda in questa amministrazione, una crisi politica, per cui voto contro l’amministrazione». Ops, un lapsus freudiano, voleva dire «contro la mozione di sfiducia».

Matteo Castorino, capogruppo dell’ex movimento 5stelle cittadino, ha rampognato i «consiglieri che hanno cambiato partito tradendo il mandato degli elettori» (in sostanza, Anna Checchi e Loredana Roscetti, prime firmatarie della mozione di sfiducia, ex grilline passate con AttivaGuidonia, ndr). Un fatto sul quale non si può non essere d’accordo. Infatti, se anziché dimettersi, i consiglieri 5 stelle in questi tre anni e più, fossero rimasti al loro posto (come da mandato elettorale), non ci sarebbe stata nessuna mozione di sfiducia. Nessuna. Perché Michel Barbet sarebbe «andato sotto» tanto tempo fa. E la città sarebbe stata liberata prima. Molto prima.
Le donne si è detto. Indiscutibili gli argomenti, toni adeguati, attacchi motivati a sostegno della mozione di sfiducia. Da Giovanna Ammaturo, Arianna Cacioni, Anna Checchi, Paola De Dominicis, Loredana Roscetti. Più che obiezioni, la puntualizzazione su un intervento di quest’ultima. Oltre che «Sindaco, fai pagare le tasse ai cavatori (ai padroni delle cave, ndr)», Roscetti ha mostrato sconosciute competenze e virtù calcistiche. Al punto da lanciare un assist che potrebbe trasformarsi in autorete sul conto dei reggitori delle sorti del municipio. Par di capire che tutto poggi sul significato di burocratiche agibilità dei campi di calcio cittadini, sulla individuazione avvenuta di nei sull’osservanza dei regolamenti. Necessita chirurgo.