di TOMMASO VERGA
PER QUANTO MOLTIPLICARE 767.366,404 € per riuscire a rimediare tante assunzioni per quante si ritengono necessarie però senza che il ministero non ritenga congrua la somma? Bella «partita». E se ricorressimo alla «finanza creativa» che va tanto da qualche anno a questa parte? Magari potremmo rimediare anche qualche titolo sui giornali. Grosso modo, alla fine è andata proprio così.
Natale 2020. Si riporta la festosa inaugurazione dello chemin-de-fer risalente al trascorso 22 dicembre. Allorché il sindaco dà il “via” alla personale versione della roulette-assunzioni. Che poi si sarebbe protratta per l’intera consiliatura ed anche oltre, seminando sconcerto e sentimenti decisamente ben più cupi. La denominazione diversa dei giochi sta a dimostrare che ciascun dei contendenti (si fa per dire) mischiasse le regole di due passatempi diversi tra loro. Così, fatto unico, si trovarono costretti a rimettersi insieme allo scopo di liquidare l’intera posta. Causa una sentenza del TAR… Non finisce qui.

L’assessore al Personale Andrea Saladino e, a destra, il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet

Datata 22 dicembre 2020, la delibera numero 49, avente per oggetto il “Piano triennale del fabbisogno di personale per il triennio 2020-2022”. Impegno di spesa, € 767.366,404, non per scelta o decisione della giunta ma fissato dal “richiamo” della «Cosfel» (la Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali, in queste circostanze obbligata a rilasciare il placet), secondo la quale l’esborso non poteva superare quella «percentuale massima di incremento» di 767 mila euro. «Seguirà invio provvedimento formale» la conclusione dell’organo ministeriale.
Il sindaco (ed anche l’assessore? volente o nolente?) si “incartarono” in una dichiarazione secondo la quale la Cosfel aveva sbagliato i conti. Per dimostrarlo ricorsero al TAR: “Abbiamo presentato un piano occupazionale congruente ed aderente alle possibilità dell’Ente – il d’allora comunicato di sindaco e assessore –, ma la Cosfel per mutato orientamento interpretativo della norma sull’utilizzo dei resti assunzionali dei 5 anni precedenti, ha autorizzato solo una parte delle assunzioni programmate. Seppur parziale, è sicuramente un risultato positivo e che ci dà la misura del buon lavoro fatto finora, ma non soddisfa appieno le nostre esigenze di assumere nuove forze che possano essere protagoniste del cambiamento che stiamo dando alla città e dei servizi da erogare ai nostri cittadini.
“Siamo assolutamente sicuri che la Commissione non abbia valutato correttamente tutti i parametri che abbiamo fornito e la complessa normativa del settore – la conclusione di Barbet e Saladino – e proprio per questo presenteremo ricorso contro questa decisione in modo da poter assumere da subito tutto il personale di cui necessita l’Ente». Dal non si può della Cosfel alla condanna del Tar il passo è durato un anno esatto.

Anna Checchi, di Attiva Guidonia

Paola De Dominicis, ex capogruppo Pd

Sull’argomento, il sindaco venne sollecitato a proporre un diverso piano anche dalle reiteratamente inascoltate consigliere comunali Anna Checchi (di Attiva Guidonia) e Paola De Dominicis (a quel tempo capogruppo del Pd). Secondo le quali «il piano deve essere di nuovo proposto» per ottenere il parere positivo di Finanze e ministero degli Interni, «e le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento di qualsivoglia procedura e concorso. Infatti le assunzioni e le progressioni economiche verticali comportano una spesa che deve essere preventivamente autorizzata dagli organismi citati sopra, seguendo uno specifico iter che vede l’autorizzazione nel complesso generale del piano occupazionale che presenta un ente, autorizzazione che determina quanti posti di lavoro possono essere legittimati e la spesa per il personale che deve essere sostenuta» l’opinione delle due consigliere. E del TAR del Lazio che infatti ha confermato il divieto.
Condanna che non sarà l’atto conclusivo della vicenda. Perché aldilà delle decisioni del sindaco di ricorrere o meno e quindi di proseguire nella controversia legale, gli effetti comportano comunque l’esame sul «danno all’erario» in via di ipotesi causato dai due amministratori locali insieme con i funzionari del Comune.
Buche (che a quanto pare l’amministrazione comunale sta tappando, anche se in maniera non proprio soddisfacente) e personale, i due macigni al piede di Michel Barbet e delle amministrazioni comunali nel quinquennio del Palazzo che va chiudendosi.
Conclusioni degli eventuali ricorsi da una e dall’altra parte? Decisamente di lungo periodo. Così come, personale per personale, ci vorrà qualche anno per conoscere l’esito delle istruttorie dei tribunali di Civitavecchia e di Roma sul concorso di Allumiere. Basti pensare, a paragone, che la parentopoli di Atac con imputato l’ex missino Adalberto Bertucci assolto in appello a ottobre del 2020, ha mosso i primi passi nel 2008.