Ubaldo Tafani indica la crepa che incastra le ruote della sedia a rotelle

Ubaldo Tafani indica la crepa che incastra le ruote della
sedia a rotelle

Uno scorcio dell’interno di casa Tafani. Ai piedi della carrozzella, l’evidente crepa causata dai numerosi colpi di assestamento

Uno scorcio dell’interno di casa Tafani. Ai piedi della carrozzella, l’evidente crepa causata dai numerosi colpi di assestamento

Vecchio e disabile, quindi inutile, con i tempi che corrono, da ‘rottamare’. Poi, una pensione in meno.
Vecchio, disabile, ma cosciente. Vuole tornare nella sua casa. E’ questa l’abitazione dove ha vissuto tanta parte della sua vita, il luogo dove “partire” per raggiungere la sua donna. Lei è morta lì.
Quando l’hanno allontanato, l’hanno fatto per il suo bene, la legge imponeva di evitare che rimanesse sotto le macerie di quella casa. La stessa legge che serve da paravento ora.
Ma non avevate detto che l’avreste sistemata, che quella casa sarebbe tornata sicura? Sì, ma, però, garantisco, stia certo… poi il nulla, chi si nasconde, chi sbuffa a sentirsi ripetere il tema, chi rimanda all’altro, al superiore, al capoufficio, al più su, più su…
Tutto chiaro: hanno deciso di affidare al tempo l’incarico di chiudere la partita. In nome della legge. Capovolta.
Le note del ‘valzer del leguleio’ accompagneranno un sospiro di sollievo. Speriamo da qualche parte ci sia un magistrato sordo. (t. v.)