triplano newSESSANTA BANCHETTI distribuiti a Guidonia Montecelio per compilare l’”albo degli elettori” del Partito democratico. I quali esprimeranno la propria preferenza nella giornata di svolgimento delle “primarie”. In quella circostanza, si saprà il nome del candidato. A meno che…

Appuntamento rinviato. Si doveva iniziare ieri l’altro, sabato 18, con i banchetti poggiati a Villanova, il centro di Guidonia, Colleverde, Colle Fiorito, Setteville Nord, Albuccione. Nei weekend a seguire, gli altri quartieri unitamente alle “ripassate”, fino al 19 marzo. Che, inizialmente, doveva essere il giorno di svolgimento della consultazione propriamente detta. Annullato anch’esso. Se ne parlerà il 2 aprile. Il “via ai banchetti” è diventato “via i banchetti”.

Rocco Cisano

Rocco Cisano

Molteplici le ragioni. Fondamentale quella di conoscere chi uscirà dal Pd di Matteo Renzi per seguire Pier Luigi Bersani – secondo i sondaggi di ieri Ipr/Tecnè, il leader preferito dagli elettori della nuova formazione –. Un problema di natura politica “generale” ma che avrebbe ricadute, un’influenza specifica anche sulle “primarie”. Per due potenziali affluenze non preventivabili al momento dell’indizione. Intanto, a quanto trapela, dal Pd potrebbe uscire Rocco Cisano, ex consigliere comunale nella scorsa assemblea municipale, a quanto pare – relata Facebook – rappresentante del comitato cittadino per il “no” al referendum del 4 dicembre 2015. A cui – a rigor di logica – si dovrebbe aggiungere il gruppo di Sel (sinistra ecologia e libertà) che a Guidonia Montecelio non è confluito in Sinistra italiana preferendo i ministerialisti regionali laziali capitanati da Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della giunta Zingaretti.

gayIl controllo della maggioranza e dell’opposizione, la manifestazione ulteriore di una tecnica consolidata, un’arte per Domenico De Vincenzi. Il quale continua ad agitare sui social il simbolo della lista civica che lo ha appoggiato nel 2014, “Futuro comune” (parodiando: “Un grande futuro alle spalle”). Con un obiettivo pratico: riesumarla per farla presiedere da qualcuno ormai esterno al Pd, un altro “suo” candidato, un fedelissimo.

Che dopo l’esito delle “primarie” si aggiungerebbe a Simone Guglielmo, il favorito, o a Emanuele Di Silvio, l’outsider (già cominciata, ma senza simbolo di partito, una propria campagna elettorale, all’insegna dello slogan “Tutta un’altra storia”).

Per la cronaca, questa sera, il direttivo dell’Unione comunale del Partito democratico di Guidonia Montecelio è chiamato a decidere sul nuovo calendario della posa dei banchetti. Anche se la raccolta delle firme sarà considerata un test meramente contabile, che nulla a che vedere sulla tenuta e sulla robustezza dei democrat. Infatti, nessuno può vietare a chiunque, di iscriversi nell’albo degli elettori, persino se è notoriamente militante di altre formazioni.

Il nodo? Se non si è nella lista non si potrà votare alle “primarie”, l’adesione – che non si traduce nell’iscrizione al Pd – è il primo passo. E chi ha già definito l’orientamento a favore di Guglielmo (l’ex sindaco Rubeis), o Di Silvio (l’ex assessore Adriano Mazza, entrambi di Forza Italia), non farà venire meno l’apporto dei propri seguaci. Prima ai banchetti, poi alle “primarie”. Il passato futuro comune insegna.

 

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