La freccia in alto indica il luogo dell’incontro a Marco Simone tra gli intercettati Angelo De Paolis, dirigente comunale all’Urbanistica, e l’avvocato Stefano Bruno Ruggeri, entrambi agli arresti da giovedì 20 maggio

di TOMMASO VERGA

QUANTO LE INTERCETTAZIONI telefoniche tra Angelo De Paolis e l’avvocato Stefano Bruno Ruggeri abbiano influenzato il giudizio del gip Alberto Cisterna al momento non interessa. E nemmeno l’accusa che ha portato alla detenzione dei due. A differenza dell’interesse mostrato da entrambi per l’”evoluzione” di Marco Simone, con Setteville, il quartiere a est di Guidonia Montecelio.
In cima, “c’era una volta” una baronessa, una contessa, forse una principessa, una nobildonna insomma, la quale – come nelle favole – destina all’”Associazione Marco Simone” (l’odierna “Polisportiva”) il lascito di un terreno, 35 ettari. Un appezzamento che contiene il difetto di essere a destinazione agricola, quindi inutilizzabile per altri più lucrosi scopi. Fino a che non corre in soccorso il municipio. Che intende realizzare un’isola ecologica al centro del quartiere. I pour parler tra sindaco (Eligio Rubeis) e consiglieri di fiducia risalgono a ferragosto del 2011.
Tra valutazione del progetto e costruzione del castelletto burocratico passa un anno. Eccessivo rapportato all’urgenza invocata dal sindaco. Invece no. Perché più di qualche giorno è servito per mettere a punto le modalità necessarie per acquisire l’offerta della “Nuova Scozia”, la srl proprietaria dell’area individuata dal Comune per insediare l’impianto. Un “passaggio di proprietà” non filantropico poiché la “dichiarazione di pubblica utilità” necessaria all’opera determina effetti per il resto del terreno, che da agricolo diventa edificabile. E’ la legge.
Proteste. Che prendono forma in un’interrogazione urgente del 20 giugno 2012 di Simone Guglielmo, consigliere comunale del Pd, “al sindaco arch.tto Eligio Rubeis ed al presidente del Consiglio avv. Stefano Sassano avente ad oggetto la delibera adottata dalla giunta comunale finalizzata alla realizzazione di un Isola Ecologica nella zona di Marco Simone-Setteville Nord”.

In verde, i 200 metri di strada vietata; il rosso indica il percorso alternativo di oltre 2 chilometri (da Colibrì news)
LA SCUOLA A 200 METRI COSTA OLTRE DUE KM
APRE LA scuola ma direttamente non ci si può arrivare. La strada c’è, 200 metri di sterrato sui quali (probabilmente) grava una servitù di passaggio che il proprietario non intende “liberare”. Nessuna ripicca o lite di confini il motivo. Quanto la costruzione di un centro sportivo: la strada “pubblica” taglierebbe nel mezzo l’impianto già autorizzato dal Comune di Guidonia Montecelio.
Per effetto, i genitori dei bambini residenti a Setteville nord sono costretti a percorrere oltre due chilometri per
circumnavigare l’ostacolo. Per farsi intendere appieno, il proprietario – o chi lo rappresenta: vedi i dialoghi tra l’architetto Angelo De Paolis e l’avvocato Stefano Bruno Ruggeri – ha installato una recinzione all’imbocco della strada sterrata. Transito vietato alle automobili.

Segue comunicato stampa del Pd, 1 luglio 2012: “Il consigliere Simone Guglielmo (intende) dare voce istituzionale ai tanti cittadini della Città dell’Aria ed in particolare agli abitanti della circoscrizione di Marco Simone-Setteville Nord che non sono disposti a subire l’ennesimo disservizio perpetrato ai loro danni dalla Giunta Comunale di Rubeis. Il terreno che confina con Via Percile e Via Rocca di Mezzo era adibito ad area verde fintantoché le società proprietarie di quei lotti e di altri lotti definiti non edificabili dal piano regolatore, e cioè le società Agricola Nuovo Galles, Agricola Nuova Zelanda s.r.l.e Agricola Nuova Scozia s.r.l.,hanno avanzato una richiesta di variante urbanistica ai sensi dell’art. 1 della L.R. 36/87, presentata in data 16.11.2010, con protocollo n. 91326.
Per essere digerita, l’urbanistica contrattata necessita delle “compensazioni”. Ecco i termini, ricavati dal medesimo comunicato stampa del Pd: “Con delibera della Giunta comunale n.326 la variante urbanistica richiesta è stata approvata ai sensi dell’art. 1 della legge regionale 36/87, ed è subito stata stipulata la convenzione tra il dirigente dell’Area Urbanistica del Comune di Guidonia e il Signor Ruggeri Stefano, procuratore delle suddette società, nel rispetto delle seguenti condizioni imposte dall’ufficio Assetto Urbanistico ed ambientale in data 29.11.2010:

  • Cessione gratuita delle particelle 191 e 198 del foglio 6 (oggi attuali particelle 1781-1782-1779-1780) della sezione Marco Simone, complete di nuova viabilità di accesso da realizzare a carico della proprietà con destinazione F4 denominata “stazione di trasferimento qualificata come impianto per il trasferimento dei rifiuti urbani” isola ecologica”;
  • Cessione gratuita delle part. 947 e 948 complete di nuova viabilità d’accesso a carico della proprietà con destinazione F1 denominata “parco pubblico attrezzato”.

Soddisfatto Guglielmo che chiedeva di: “destinare tale terreno a parco attrezzato pubblico come da tempo è stato richiesto dagli abitanti della circoscrizione i quali abbisognano di un luogo di aggregazione e di svago e non di altri veleni a ridosso delle loro abitazioni”. Invero una lievità. Tramonta l’isola ecologica sostituita senza obiezioni da una nuova destinazione d’uso dei terreni. Nuova per modo di dire. Perché la variante urbanistica richiesta dalle società titolari dell’area risale a qualche mese prima dell’idea-discarica. La quale liquidata a causa delle proteste – nemmeno per ipotesi il fatto che il Comune non le avesse preventivate – fa pensare che in effetti per approdare all’edificabilità occorresse un cavallo di Troia di stanza sull’isola. Infatti, su quel terreno per 35 anni agricolo si potrà costruire.

La palizzata antiauto

Aggiornamento ai fatti di oggi. E’ in carcere l’avvocato Stefano Bruno Ruggeri (procuratore delle srl cosmopolite nonché socio accomandante della “Autogrill sas” di Anna Maria Magini, titolare del bar di Settecamini sulla via Tiburtina, non esattamente un’”estranea” per Marco Simone), accusato dei “regalini” ad Angelo De Paolis, il dirigente arrestato. Pur avvenendo nei pressi del parco e di un centro sportivo mai nato, le intercettazioni riguarderebbero altro, con qualche maliziosa bordata indirizzata a Umberto Ferrucci – che su fb indirizza a un ignoto destinatario un lapidario “personaggi che denigrano per nascondere la loro ignoranza e la loro incompetenza”.
Ferrucci conosce fin nei minimi dettagli la materia urbanistica e come muoversi utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla normativa. Ideatore dell’aggiornamento della Guidonia di fondazione a città del terzo millennio, sic parva magna, è suo il piano collegato alla Ryder Cup per la “promozione” di altri 50 ettari di agricolo a Marco Simone.
Il finale della favola non sarebbe ancora stato scritto. Perché si sa che il protagonista iniziale, l’”associazione Marco Simone”, non conveniva sui benefici dell’isola ecologica tanto da incaricare l’avvocato Daniele Fabi di istruire un dossier-ricorso per opporsi al progetto. L’esito della contesa si ignora (forse un no-contest visto che l’impianto non ha fatto passi in avanti). Per la cronaca, il legale è tra i patrocinanti del Comune di Guidonia Montecelio, nonché, unitamente a Vittorio Messa, difensore del vicesindaco Andrea Di Palma.