di TOMMASO VERGA
UNA SOCIETA’ SPORTIVA si dichiara interessata a gestire il Palazzetto dello sport al Bivio di Guidonia Montecelio. E’ l’Atlante Eurobasket, di Roma, pallacanestro maschile, seconda lega nazionale. La notizia ha dell’incredibile. Perché è la prima volta che si mostra interesse per la magnifica opera dello “Studio Valle” al Bivio di Guidonia. Possibile o meno che il fatto sia o non così noto, da venticinque anni, dalla nascita, quell’impianto sportivo è chiuso. Non ha mai svolto attività alcuna. Salvo che per le ripetute scorribande di ogni tipo; effetto, l’asporto di materiale. Condizioni che ammesso si volesse impostare una “visita guidata”, costringerebbero gli organizzatori a intervenire in profondità per ripristinare gli impianti (tali i lavori di questi giorni). Aprire l’acqua nel bagno e accorgersi che si sono sgraffignati i tubi? Insomma…
«Il Palazzetto dello sport ci farebbe comodo», un refrain che, a meno non si abbiano altri scopi, non dà certo adito alle consuete elucubrazioni, condite dalla solita razione di improperi – autore: “l’indipendente” (lo dice la parola stessa) – equamente accatastati sui tre diversi tappeti  perennemente in condizione di essere scartocciati. Dipende dall’esito del… Del?

Latina-Eurobasket 59-64; la formazione degli ospiti romani
     LAVORI IN CORSO DAL 2007
IL PALAZZETTO dello sport al Bivio di Guidonia Montecelio sorge su un’area di 5.000 mq, divisa per plurime discipline sportive e due piscine, una olimpionica e una seconda più piccola. Stando a quanto si dice, il Palazzetto dello sport avrebbe fatto parte degli impianti per le Olimpiadi del 2020, se Roma fosse stata scelta come città ospitante. Non solo sport. Perché nel Palazzetto – dello «Studio Valle», lo stesso che ha progettato il Car (il Centro agroalimentare) di Setteville – possono svolgersi anche iniziative «non canoniche», come concerti ed eventi musicali. Esternamente all’edificio, un altro mezzo ettaro è destinato a parcheggi, mentre la dotazione di verde è di 2 mila mq. Tornando ai lavori, per contratto, dovevano finire a settembre 2008. Di rinvio in rinvio si giunse invece ad aprile del 2009 allorché fu il terremoto dell’Aquila a interrompere l’attività: la ditta vincitrice dell’appalto dovette interrompere la costruzione del Palazzetto perché impegnata nella ricostruzione postsisma. Tutto fermo. Meno che i razziatori. Una, due, tre volte…

Conviene riepilogare, rapidamente, i termini del problema. A far data dal “giorno uno”, da quando cioè Filippo Lippiello, sindaco di Guidonia Montecelio dall’aprile 2005 al 24 febbraio 2009 (si dimise in anticipo sulla scadenza), si inventò quella sorta di cattedrale nel deserto – così la definizione negli anni a venire – corrispondente al «Palazzetto dello Sport» al Bivio di Guidonia.
Il “Palazzetto dello sport” la sintesi, un dono decisamente gradito dalla popolazione. Bello a vedersi, preludio di una sorta di immaginario campus sul modello Usa, dotazione di un disegno che avrebbe riunito insieme “Majorana”, “Pisano” e “Volta”, i tre istituti superiori insediati al Bivio. Un modo di intendere il futuro per migliaia di studenti. Un progetto ormai decisamente impoverito, dalle ambizioni radicalmente ridimensionate, per far posto all’incedere dell’unica attività che a Guidonia Montecelio non ha mai conosciuto crisi, l’edilizia.
Privo di limitazioni – salvo quelle fissate dalla legge e dai medici – pienamente agibile, un alto grado di funzionalità per lo sport cittadino, a struttura terminata l’amministrazione municipale dovette “fare i conti” con le spese di gestione, che, a cominciare da quelle generali, superavano ogni ragionevole (e compatibile per le finanze pubbliche) esborso. Al quale, sicuramente, non poteva provvedere il Comune né tantomeno, la “clientela” potenziale (probabilmente nemmeno ottima quanto a numero). Tanto che a Lippiello fecero seguito Eligio Rubeis (dal maggio 2014, per un mandato e mezzo) e l’attuale Michel Barbet, dal giugno 2017. A nessun sindaco venne chiesto l’utilizzo del Palazzetto del Bivio (né risulta che in tal senso si siano adoperati).
Ora c’è l’Eurobasket. Problema risolto allora? Per niente. Perché il Comune di Guidonia Montecelio, il 30 novembre ha promosso una gara in proposito, una “sollecitazione di interesse” che potrebbe invogliare più d’una società sportiva. Al punto che a farne le spese potrebbe essere l’Atlante Eurobasket, la squadra di pallacanestro che per prima ha mostrato interesse per il Palazzetto dello sport.
Si è preferito – a norma di legge – il ricorso alla competizione. Si vedrà quanto gradita dai (potenziali a questo momento) contendenti. Il 9 novembre si concluderà l’inoltro delle “manifestazioni d’interesse”, lo stesso giorno si insedierà la commissione comunale che dovrà esaminarle e decidere l’assegnazione. Dopodiché, come direbbero a Roma, chi perde ‘nse ‘ngrugna (valido anche per chi non è interessato alla partecipazione).