IL NOME E’ ROBERTO D’OTTAVIO. Con moltissime probabilità nuovo assessore di Mauro Lombardo. Un ruolo politico-amministrativo sul quale si giocano più partite nelle città di Guidonia Montecelio e di Civitavecchia (nella foto). Per la quale (oltreché Ciampino) D’Ottavio è stato assessore ai Lavori pubblici e anche presidente della “Società Sportiva Nuoto e Canottaggio”, magari suggeritore di qualche motivo utile per alcune discipline del Palazzo dello Sport di Guidonia Montecelio.
Però, per rispetto dell’attualità e di chi legge, a far da «corpo» al “tracciato” del titolo sono i ruoli politico-amministrativi che D’Ottavio ambirebbe replicare a Guidonia Montecelio. Città dove siccome dichiaratamente «non si fa politica» (cfr. programma del sindaco Mauro Lombardo), il neovenuto può aspirare agli incarichi esecutivi con una collocazione politica a destra non d’intralcio all’antico sodalizio con Pietro Tidei, artefice della proposta che vuole sindaco di Civitavecchia, per effetto delle elezioni del prossimo 8 giugno, il civitavecchiese generale della Finanza Paolo Poletti. Un embrasse-moi di lungo corso quello di Roberto D’Ottavio con Pietro Tidei, odierno sindaco renziano di Santa Marinella dopo essere stato per decenni il dominus del Pci nel comprensorio marinaro. Destra? centro? sinistra? Boh

Roberto D’Ottavio

Come si vede, tutto corrisponde. Infatti Roberto D’Ottavio usufruirebbe del regolamento guidoniano varato non dal Consiglio comunale (ecché c’entra?) ma dal “civico” Mauro Lombardo: non c’è crisi, si fa il “rimpasto”. I buoni vengono con me, i cattivi restano fuori.
Una soluzione ostacolata dall’alleato Pd, del quale si pensa che se la smettesse di fare capricci riprenderebbe il suo posto in esecutivo. Consentendo alla Città di primeggiare su un ulteriore capitolo del «civismo». Guidonia Montecelio sarebbe il primo Municipio (non solo in Italia probabilmente) a inaugurare una giunta nella quale i tre candidati sindaci in competizione fino al ballottaggio che premiò Lombardo un anno e mezzo orsono, si alleerebbero tra loro, assestando un colpo decisivo al chiacchiericcio politico-elettorale.
Lombardo è il secondo sindaco di Guidonia, in successione, che attingerebbe alle risorse civitavecchiesi. A precederlo,

Marietta Tidei, consigliera regionale, con il padre Pietro

Michel Barbet, di fede grillina, che ingaggiò per un compenso di 25.000 € l’architetto Roberto Marongiu il 17 dicembre 2020, per ottenere uno studio di congruità delle tariffe comunali sulle cave di travertino. «Studio Marongiu» cestinato da Lombardo, a favore di una nuova delibera-analogo oggetto, immediatamente esecutiva, la numero 146, approvata il 28 dicembre 2022, valore 40.000 euro. Che fine ha fatto?
Per completare il “ritratto”, si dirà che Roberto D’Ottavio è impiegato alla Pisana, in qualità di collaboratore di Fabio Capolei, aspirante ai vertici del partito fondato da Berlusconi: il peso si misurerà nel congresso di fine settimana. A Guidonia, come s’è detto, per D’Ottavio destinazione Lavori pubblici oppure Urbanistica. Il cambio contempla l’uscita di Anna Mari, assessora all’Urbanistica di Guidonia Montecelio, abbandonata dal sommo-trio Cacioni-Venturiello-Masini, viceversa convinto dell’utilità del civitavecchiese nella Citta dell’aria.
L’immigrato è assegnato a Forza Italia. Stando ancora ai trascorsi, D’Ottavio risulta sodale di Emanuela Mari, a Civitavecchia candidata al Senato dal «partito azzurro», poi convertita ai Fratelli d’Italia dopo l’elezione alla Pisana con Marco Bertucci, il presidente della commissione Finanze, imperturbabile per i fatti che avvengono nella sua città. Comunque certo del buon fluire delle cose politiche avendo delegato il papà a occuparsene. Come per l’altro ex-missino Vittorio Messa, il tempo dei figli lo detta il padre quando vuole.

Emanuela Mari e Marco Bertucci

E Forza Italia a Guidonia Montecelio? Di nuovo completamente scavalcata, come quando la fuoriuscita Arianna Cacioni venne messa in lista per le regionali a totale insaputa di tutti.
Di fatto, un’operazione che molto probabilmente porterà un forzista in giunta dopo ben otto anni, portata a compimento da dei transfughi dal partito come Cacioni e Venturiello, con il sornione appoggio del consigliere forzista Masini, da sempre in lite con il vertice azzurro guidoniano dopo l’accettazione della poltrona da presidente della commissione Cultura offertagli sul piatto d’argento da Lombardo.
Tale il quadro suggerito dai movimenti in movimento a Guidonia Montecelio. Che a breve – scadenza 8 giugno – dovrà misurarsi però con gli impegni del nuovo assessore nell’“orticello” d’origine. Perché, come s’è detto, Roberto D’Ottavio con Pietro Tidei sono impegnati per l’ascesa del generale Poletti allo scranno più alto di Civitavecchia. Al quale però punta altresì Marietta Tidei, consigliera regionale Italia Viva, nessuna omonimia, figlia dell’antico comunista Pietro. Se Renzi, a quanto si dice, non le proporrà un posto appetibile per Bruxelles, lei tenterà da sindaca di Centumcellae   © RIPRODUZIONE RISERVATA – info@hinterlandweb