tabella compensi 2014 (4)

di TOMMASO VERGA

“TRASPARENZA DEGLI atti amministrativi” – gioco o provocazione, ognuno intenda come vuole –, è una sterminata prateria “segreta”, che disarma il più volenteroso degli utenti. A sgomberare il campo dal sospetto che si tratti d’una maliziosa opinione soccorre l’autorevole conferma: “Sulla qualità e accessibilità dei dati il Nucleo ha, in più incontri e con il Segretario-Direttore generale, evidenziato la non facile accessibilità per alcune categorie di notizie, non facilmente raggiungibili dalla home page del sito istituzionale. A seguito delle raccomandazioni è in corso di modifica la pagina della ‘Amministrazione trasparente’, secondo le indicazioni fornite dal Ministero della Funzione Pubblica”: firmato, il “Nucleo di valutazione”, 2 agosto 2013.

Passati oltre tre anni nulla è cambiato. Infatti è perder tempo interrogare l’home page del sito municipale, alla casella “amministrazione trasparente” ogni aspirazione-illusione è liquidata dal contenuto d’un librone che illustra cosa si deve fare per essere “trasparenti”. Altrettanto superfluo utilizzare il search. Armati di buona volontà alla fine si scopre che l’elenco delle decisioni e degli atti non manca. L’assenza riguarda il solo indice generale, ogni area è “trasparente”. Per sé.

Però risolto un problema ne sorge un secondo: c’è la performance, mancano i dettagli. Per cui la domanda resta comunque inevasa. Si prenda la tabella. Descrive le indennità di risultato del 2014 (ultimo dato disponibile) per una spesa di quasi 90mila euro per funzionari e dirigenti del Comune, vidimati dal “nucleo di valutazione”, un organismo terzo, formato da professionisti esterni. Al quale non interessa, come ovvio che sia, la “trasparenza” delle motivazioni dell’extra salario, a loro volta ben annidate. Per evitare polemiche osservazioni sugli “obiettivi” fissati e il loro conseguimento. Lo svolgimento della “festa della Befana”, la distribuzione dei libri scolastici ai meno abbienti, l’invio delle dichiarazioni dei redditi e dell’Iva: si parla di “obiettivi”.

Un “calderone” nel quale lo smaltimento dell’eternit (Gianna Recchia) o “l’avvio degli atti e delle procedure per verificare lo stato di consistenza degli immobili che il Tribunale di Roma ha sequestrato per mafia, situati nel Comune di Guidonia Montecelio” (Paola Piseddu), risultano equivalenti – nella definizione, ignoriamo il compenso –, a “varie iniziative pubbliche” o “restauro dell’aula consiliare” di Umberto Ferrucci, “realizzazione fognatura” di Angelo De Paolis. Il quale intende anche “garantire alla cittadinanza l’accesso ai Servizi Regionali in materia Emergenza Abitativa, attraverso la realizzazione degli adempimenti previsti per L.R. 12/99, R.R.L. 02/00, L.R. 27/06, D.C.C. 17/12”. Ci si ferma qui, non sono i soli né i più stridenti esempi che danno sostanza alla domanda su compiti e mansioni dei vertici del Comune, se declinano in straordinario attività che il buonsenso ritiene parte del titolo relativo al grado e alla retribuzione. Un progetto impegna(va) Rosa Mariani, ex segretaria generale di Guidonia, al “Funzionamento del Consiglio Comunale, assicurandone: le convocazioni e l’assistenza, nonché il supporto alle commissioni e la gestione della Presidenza del Consiglio Comunale”.

IL NUCLEO DI VALUTAZIONE APPROVA…

Così, sotto la lente, finisce anche il “nucleo di valutazione”, i tre componenti esterni al Comune. A Guidonia Montecelio rispondono alle persone di Luciano Dionisi, il presidente (ignoto il curriculum, 11.354,52 euro di compenso annuo), accompagnato da Aldo Spagnoli (159 preferenze alle amministrative del 2014 con la “lista civica Rubeis sindaco”, non eletto è rientrato nel NdV) e da Enzo Magrini (compensi 7.569,72 annui per ciascuno). I dati si riferiscono a quanto percepito nel 2013, mentre nel bilancio 2012 si trovano imputati 35mila euro+3.000 per Irap; firma Rosa Mariani, segretaria-direttore generale dell’epoca; determina 350 (o 250) del 30 novembre 2012.

I compiti del meccanismo sono elencati nel decreto legislativo n. 286 del 1999 e nelle molteplici successive modifiche. Il “nucleo di valutazione” ha “il compito di valutare l’attività dei dirigenti e dei responsabili dei servizi in ordine al conseguimento degli obiettivi gestionali ad essi affidati, ai fini della erogazione della retribuzione di risultato entro i limiti previsti dalla contrattazione collettiva di comparto”. Ovvero, dirigenti e funzionari che hanno lavorato bene hanno diritto a un compenso extra. Equiparato ai risultati raggiunti: eccezionale, buono, discreto (in analogia, il criterio vale anche per i dipendenti: il cosiddetto più noto “salario accessorio”).

Dell’organismo se ne parla in questi giorni grazie alla delibera del commissario prefettizio che ha firmato un restauro del regolamento in atto, che stravolge la pratica e le modalità di selezione dei componenti il NdV. Una rivoluzione per Guidonia Montecelio, che, per la prima volta, si dovrebbe dotare d’un organismo non organico alle relazioni con i rappresentanti del potere politico-amministrativo. Perché il rinnovo avverrà con un bando ad evidenza pubblica e non per chiamata. Anche se la contraddizione, ad onor del vero, è nella stessa legge, la quale, pur qualificando il Nucleo “indipendente”, lascia facoltà di scelta al sindaco, tra chiamata diretta e avviso pubblico. Sottolineando che, in un caso e nell’altro, gli aspiranti debbono godere di un curriculum assai complesso per concorrere. Che a Guidonia le cose non risultassero del tutto conformi lo ha verificato il commissario Giuseppe Marani il quale non solo ha interrotto la “pratica” della telefonata al “candidato” ma anche quella dei “titoli” che si vogliono stringenti e specifici.

IL RUOLO DEI DIRIGENTI NEL “SISTEMA”

Tra le decisioni del commissario prefettizio, alcune riguardano i dirigenti del Comune. Un terreno “minato” visto che – con l’esclusione di Paola Piseddu – non ci sono figure “intonse”. Impossibile non collegare atti in apparenza diversi tra di loro, ma che risultano tutti (meno uno) compresi nella voce “dirigenti”. Non soltanto perché indagati o imputati ma per la reciproca solidarietà di sostegno al “sistema” che ha governato Guidonia Montecelio. Non ubbidienti funzionari né comparse ma principali protagonisti. Alcune delle “disgrazie giudiziarie” di Eligio Rubeis trovano corrispondenza nel comportamento di quanti – pur avendone titolo e possibilità – l’hanno confortato nel prendere decisioni autolesioniste. E non solo per menefreghismo potrebbero aggiungere quanti stanno mettendo sottosopra il palazzo comunale.

La direttiva del commissario prefettizio relativa alla firma dei dirigenti da non apporre su atti che potrebbero confliggere con personali interessi (giudiziari) è apparsa giusta e giustificata. Si potrebbe osservare che lo svolazzo apposto a piè pagina da un omologo su uno scartafaccio sospetto per la magistratura, non lo tramuterà in “legale”. Ma tant’è. La decisione è un deciso passo in avanti.

Le tabelle, i link:

www.guidonia.org/nuovo/comune/modules.php?name=Atti&op=documento&id=5224&siteid=23
www.guidonia.org/portale/comune/modules/Atti/files/s23_performance/Relazione_performance_2014.pdf