Luisa Mann Buoni dei Bubusex durante l'esibizione al Black Out

di Simona Boenzi

Amore per gli animali e per il punk rock. Due sentimenti forti che se messi insieme formano un evento: Ajo city rockers. Dopo le luci psichedeliche e il sintetizzatore che fa anni Ottanta, il salto nel tempo :il ritorno del punk rock trasgressive ieri sera al Black Out di via Casilina a Roma: tre gruppi cult della scena romana anni Ottanta si sono riuniti per un grande concerto di solidarietà a sostegno della Sardegna colpita dall’alluvione dello scorso novembre. Sul palco di nuovo insieme dopo tanti anni i Bubusex, una delle band che ha segnato l’immaginario della new wave non solo di Roma: support band dei Talk Talk, hanno scritto brani come “Indifesa” che divenne la sigla del programma radiofonico della Rai “Master”, e pubblicato il mini-Lp “Great Expectation” che ebbe uno straordinario consenso di critica e pubblico. Raffinati ed eleganti, con il loro mix a metà strada tra techno e dark, sono stati tra i primi gruppi a cantare in italiano con la bellissima voce di Luisa Mann Buoni, il fisico ancora come quello di trent’anni fa e la grinta da fare invidia alle varie Madonna e Tina Turner, accompagnata al basso dal marito Adriano Lo Giudice, romani ma trapiantati a Guidonia da diversi anni.

I Bubusex ai tempi di "Indifesa", brano che divenne la sigla del programma radiofonico  Rai, “Master”

Insieme a loro i Fasten Belt, tre album di rock garage punk grezzo, potente e immediato tra il 1987 e il 1995. Una band seminale che ha suonato con Hoodogurus, Naked Prey e Primal Scream, una band amatissima dal pubblico e che si ritrova anche per celebrare la memoria di Claudio Caleno, il mitico frontman scomparso prematuramente due anni fa e che proprio il 18 aprile avrebbe festeggiato il compleanno.Hanno partecipato anche i Garçon Fatal, che tra l’86 e il 2002 hanno scritto alcune delle pagine più travolgenti nella storia del glam-punk-rock italiano.

Un momento del concerto . Incassati mille euro che andranno in Sardegna per ricostruire il canile
Al progetto, negli anni, hanno partecipato alcuni degli elementi di punta della scena underground romana: Bads, Klaxon, Bloody Riot, Fingernails. Una miscela scatenata di ritmi e chitarre, due album all’attivo, centinaia e centinaia di concerti dal vivo con Damned, Thin White Rope, Camper Van Beethoven. L’intero incasso per un totale di mille euro sarà devoluto alla Lida di Olbia, l’associazione che gestisce il più grande rifugio per animali dell’Isola: più di 700 cani accuditi con amore.