Da Elisa Ercoli, presidente ‘Differenza Donna’, Marta Borrelli, presidente ‘Arnica’, Elia Santori, presidente ‘Le Pleiadi’, riceviamo e pubblichiamo

L’ASSOCIAZIONE Differenza Donna in ATI con le associazioni locali Le Pleiadi ed Arnica, che gestiscono il Centro antiviolenza Le Lune sin dal 2009, intendono diffondere informazioni sul Comune di Guidonia in merito alla gestione del Centro antiviolenza Le Lune. Il Comune di Guidonia infatti ha deciso unilateralmente il trasferimento del Centro all’interno della RSA Italian Hospital Group, luogo inadeguato ed inidoneo ad essere sede di un Centro antiviolenza così come illustrato nel documento allegato al presente comunicato.

UntitledDa tempo le associazioni hanno richiesto formalmente una riunione per un confronto circa la sede al quale non hanno mai ricevuto risposta ricevendo unicamente un invito tramite fax in cui inderogabilmente si richiedeva la presenza alla riunione del° 1 febbraio 2016 al fine di accettare l’incarico e prendere possesso delle chiavi dei locali situati presso l’IHG.

Non abbiamo accettato questa errata e unilaterale decisione convinte della nostra responsabilità nella tutela delle donne e dei minori in uscita dalla violenza, in nome della loro dignità e quindi in rispetto dei nostri Statuti e mandati. Ad oggi quindi la cittadinanza ed il territorio sono privi di un Centro antiviolenza. Ribadiamo l’urgenza di riattivazione del Servizio a sostegno delle tante donne e minori che quotidianamente sono solite rivolgersi al Centro Le Lune spinte da situazioni di grave pericolo per la loro incolumità a causa della violenza subita.

Sottolineiamo la nostra comunicata immediata disponibilità all’accettazione dell’incarico qualora il Comune individui e fornisca sede idonea ad ospitare il CAV. Si ricorda infatti che il Comune detiene in suo possesso varie sedi inutilizzate che potrebbero immediatamente e temporaneamente essere messe a disposizione per superare questa sospensione come in primis, anche in via provvisoria, i locali dei Servizi Sociali posti in via Numa Pompilio, Guidonia.

Le associazioni ribadiscono di non aver potuto accettare una simili imposizione per i motivi esposti nonché per un profondo senso etico, imprescindibile dal proprio lavoro. Siamo certe che la risoluzione di una simile emergenza sia di diretto interesse dell’intera cittadinanza del territorio e non solo della attuale maggioranza politica. Auspichiamo un diretto intervento di tutte le forze politiche territoriali il cui fine primario è la tutela dell’interesse pubblico e del benessere dei cittadini.

Certe di una pronta partecipazione e solidarietà sarà nostra cura aggiornarvi in merito ad iniziative pubbliche di protesta.

info@hinterlandweb.it

NdR – Scorrendo il web, ci si imbatte in un post pubblicato da RomaToDay il 26 novembre 2015. Superfluo sottolineare le qualità della testata tanto è conosciuta e frequentata. Sotto il titolo: “Guidonia, Di Palma: “Il Centro antiviolenza Le Lune all’Italian Hospital Group” ed il sommario: “Garantita la prosecuzione del servizio, ma anche un risparmio economico per l’Ente”, testualmente si legge:

“Il Centro antiviolenza Le Lune di Colle Fiorito di Guidonia non chiuderà. La buona notizia è stata comunicata dal vice sindaco della Città dell’Aria Andrea Di Palma: “Abbiamo raggiunto un altro importante risultato per la collettività, il Centro antiviolenza ‘Le Lune’, che rischiava di chiudere dopo i pomposi proclami e il successivo abbandono dell’allora presidente della Provincia Zingaretti, proseguirà la sua importante attività di prevenzione, di sensibilizzazione, di ascolto e di supporto”.
Annuncio promozionale
PROMESSO A MAGGIO – “Come avevamo già promesso a maggio – prosegue la nota stampa di Andrea Di Palma – l’Amministrazione, ed in particolare il consigliere delegato alle Pari Opportunità Anna Maria Vallati, si sono impegnati per consentire al Centro di proseguire le proprie attività. Ringrazio sinceramente l’Italian Hospital Group che metterà a disposizione locali e spazi idonei allo scopo. Grazie a questa sinergia, non solo sarà garantita la prosecuzione del servizio, ma anche un risparmio economico per l’Ente, una centralità e riservatezza per gli utenti del Centro antiviolenza”.

Un “annuncio promozionale” per glorificare quanto sta accadendo…