UNA LEGGE al centro del dibattito e delle conseguenti polemiche. E’ il bilancio dello Stato italiano, che rimpalla tra Roma e Bruxelles, il cui the end, vista la tabella dei tempi, è presumibilmente affidato all’esito del referendum sulla riforma costituzionale.

Il ministro Giancarlo Padoan

Il ministro Giancarlo Padoan

Una voce della manovra finanziaria interessa direttamente l’area a nordest di Roma. Dal capitolo intitolato (per sintesi) “Ryder Cup” si apprende che dalle casse del ministero retto da Giancarlo Padoan usciranno 97 milioni di euro. Destinazione Marco Simone. Articolo 74 della legge, commi 11 e 12.

Una sorta di torneo olimpico, la somma è una polizza assicurativa, a garanzia della “Ryder Cup Europe LLP”, società che organizza la competizione golfistica sul suolo europeo, e che l’Italia ospiterà nel 2022. La stessa cifra che il governo ha deciso di investire per la ristrutturazione dei campi sportivi e delle palestre di tutto il Paese nei prossimi tre anni.

Per realizzare le gare in Italia, sui terreni del “Marco Simone Golf & Country Club” di Guidonia Montecelio, di proprietà della famiglia Biagiotti, sarà necessario un investimento complessivo di circa 120 milioni di euro. La Ryder Cup non è una qualsiasi gara di golf: gli addetti descrivono una delle manifestazioni sportive più importanti del pianeta, terza per copertura mediatica dopo olimpiadi e mondiali di calcio, capace di richiamare 250mila tifosi da tutto il globo.

Su chi coprirà la spesa, oltre allo Stato italiano, al momento non si sa nulla, né aiuta la Federazione golf che, interpellata dal fatto quotidiano, preferisce “non fornire alcun tipo di dettaglio su costi e finanziamenti del progetto”. Quel che è certo è che buona parte dei finanziamenti servirà per aumentare il montepremi dell’Open d’Italia.

La manifestazione ha l’appoggio incondizionato delle istituzioni, ben evidente anche dalla composizione del comitato organizzatore, dove siedono il figlio di Gianni Letta, la moglie dell’ex ministro Frattini o il braccio destro di Giovanni Malagò al Coni (giusto per citare alcuni nomi). E infatti il governo dopo aver sostenuto politicamente la candidatura, ha deciso di farlo anche economicamente.