IL FATTO più evidente: la totale assenza – almeno fino a questo momento – dei seguaci del cavalier Silvio Berlusconi. Eccetto un manifesto di invito a votare “no” (“in difesa dei padri della Costituzione”…) nessun segno di vita. Né a Tivoli, né – la ragione è sicuramente intuibile; per informazioni: procura della Repubblica – a Guidonia Montecelio. Anche in occasione della scelta sì/no al quesito sulla riforma della Costituzione, Forza Italia si è affidata all’ex presidente del Consiglio. La consolazione, per questo versante, è la constatazione che gli “azzurri” non soffrono la solitudine, tutto il centrodestra è stato latitante, “diversamente impegnato”.

Il logo del "Comitato per il No"

Il logo del “Comitato per il No”

Totalmente opposto il comportamento del Pd, deciso sostenitore del sì, seppure con una singola differenza. A Guidonia, il “comitato per il No” cittadino è presieduto da Rocco Cisano, piddino, consigliere comunale uscente, probabilmente unico. Dopo l’annuncio della nascita (inizio ottobre), la ricerca delle iniziative conseguenti non ha condotto a risultati.

Più interessante e “frizzante” la strategia di difesa dei quesiti da parte del gruppo dirigente del partito. Il quale, anche nella circostanza, è stato particolarmente attento a mostrare la “divisione correntizia” come motivo portante dell’agire. Così, all’incontro promosso il 14 novembre a Tivoli da Marco Vincenzi, ex capogruppo del Pd in consiglio regionale, erano assenti il non invitato Andrea Ferro, deputato del “collegio”, così come – nonostante i titoli inclusi nel manifesto – i sodali Bruno Astorre e Daniele Leodori. Il nuovo capitolo della contesa Ferro-Vincenzi si svolgerà il 1° dicembre, con l’arrivo a Tivoli di Giuseppe Vacca, presidente dell’istituto Gramsci, invitato dal parlamentare. Da Guidonia Montecelio, unica segnalazione di una oltremodo lunghissima campagna elettorale, la manifestazione svoltasi questa sera a Villanova. Tutti presenti…

Le divisioni comunque non riguardano soltanto i democrat. Questo pomeriggio, il meetup di riferimento di Carlo Caldironi, consigliere comunale di Tivoli, ha riunito il movimento 5stelle alla presenza di Ferdinando Imposimato. Viceversa, gli oppositori che fanno riferimento a un secondo organismo, alternativo all’altro, si vedranno il 1° dicembre. Da Guidonia Montecelio si segnala soltanto il volantinaggio. Nessuna iniziativa pubblica.

Molto frastagliata la situazione dell’opposizione al “sì” sulla sinistra. A Tivoli, Sel (Sinistra ecologia e libertà) non ha partecipato a nessun appuntamento proposto da un attivissimo e radicale “comitato per il No” costituito a febbraio e operativo a tutt’oggi. Tutto il contrario di Futuro a sinistra, la formazione nata dopo l’uscita di Stefano Fassina e Monica Gregori (deputata del “collegio”) dal Pd. Un comitato che ha “aperto” con Domenico Gallo per proseguire con Anna Falcone, la stessa Gregori e Roberta Calvano. All’attivo di Sel, il dibattito tra Arturo Scotto e Andrea Ferro del 7 novembre.

Il logo del "Comitato per il Sì"

Il logo del “Comitato per il Sì”

A Guidonia Montecelio quella di Sel-Futuro a sinistra è vicenda ai limiti del paradosso, esemplare in senso lato, proprio perché tale va raccontata. Dopo la scomparsa durante gli oltre due anni della seconda consiliatura Rubeis, l’organizzazione emette il primo gemito il giorno dopo lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Per annunciare “lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale”. Saltando i gradini, si arriva al referendum. Le due formazioni avviate all’unificazione convengono sull’appuntamento a Tivoli del 18 novembre con Monica Gregori, il segretario provinciale di Sel ne tiene un’altra, in proprio, a Villalba. Da quel che appare, premesse della nascita – nei fatti soltanto auspicata –, di “Sinistra italiana” (o come si chiamerà, non c’è concordia neppure sulla denominazione).

A Tivoli, la chiusura cittadina della campagna referendaria prevede (quasi) “tutti in campo”. Il 1° dicembre. Gli appuntamenti già fissati assegnano al Pd il cinema-teatro Giuseppetti, il meetup bis dei 5Stelle si mostrerà alle Scuderie estensi, il “comitato per il No” al Teatrino comunale di via del Collegio, il corteo dell’Unione degli studenti sfilerà per le vie della città. Altro non pervenuto.