José Maria Bergoglio con Vìctor Manuel Fernández

Jorge Mario Bergoglio con, a destra, l’arcivescovo Vìctor Manuel Fernández

di TOMMASO VERGA

SARA’ FRANCESCO il prossimo “primo cittadino” di Guidonia Montecelio? Motivo di interesse (e di aspre polemiche) secondo Sandro Magister, il vaticanista-principe dell’informazione nazionale, che ne parla dettagliatamente – seppure con qualche tratto di incredulità – sul suo blog Settimo cielo.

Tutto ha inizio con una intervista dello scorso giugno a Religión Digital. A parlare della possibile residenza extra-territoriale di Jorge Mario Bergoglio, è l’arcivescovo argentino Víctor Manuel Fernández, rettore della Universidad Católica Argentina di Buenos Aires ma soprattutto teologo di fiducia e suo ascoltatissimo consigliere. “Non necessariamente il Papa deve abitare tutto il suo tempo a Roma”, poiché è anche “pastore supremo di tutta la Chiesa” aveva detto il prelato. Sottolineando che “anche in qualità di vescovo di Roma niente impedisce che vada ad abitare a Guidonia Montecelio”, che è un altro comune ma fa pur sempre parte della sua diocesi. Fernández ha indicato Guidonia come possibile luogo di residenza del papa. Non il Vaticano, non il centro della città, ma una sua estremità, una di quelle “periferie geografiche ed esistenziali” sulle quali Bergoglio sovente sofferma l’analisi sulla condizione sociale degli abitanti.

Il cardinale Gerhard L. Müller

Il cardinale Gerhard L. Müller

Come noto, domani pomeriggio, Francesco, nella sua qualità di vescovo di Roma, si recherà in visita alla parrocchia di Santa Maria a Setteville. Una replica. Perché Bergoglio aveva già visitato un’altra parrocchia, quella di Santa Maria dell’Orazione a Setteville nord, il 16 marzo 2014.

Un elemento che non poteva non rendere quella di domani una “visita speciale”. La parrocchia di Santa Maria a Setteville non ricade nel territorio del comune di Roma, ma in quello di Guidonia Montecelio. Undici delle 14 parrocchie di Guidonia appartengono alla diocesi di Tivoli e tre a quella di Roma. E di queste tre a fine settimana Papa Francesco ne avrà visitate due.

Una possibilità – la residenza extraterritoriale del Papa – che ha aperto l’ennesimo pesante fronte polemico all’interno del Vaticano. Come riporta Magister: “le elucubrazioni sui luoghi di residenza del papa e della curia sono uno dei cavalli di battaglia di Fernández, che la scorsa primavera hanno anche provocato uno scontro all’arma bianca tra lui e il cardinale Gerhard L. Müller, prefetto della congregazione per la dottrina della fede, uno scontro che ha finito per rinsaldare ancor di più il sodalizio tra il teologo argentino e Bergoglio”. In un’intervista a Herder Korrespondenz, il cardinale Müller aveva dato nientemeno che dell’“eretico a un tizio che passa come uno dei più stretti consiglieri del Papa”.

“L’insegnamento sul papato come istituzione divina non può essere relativizzato da nessuno, perché questo vorrebbe dire voler correggere Dio stesso – aveva detto Müller –. […] Qualche tempo fa è stato presentato da certi media di parte come uno dei più stretti consiglieri del papa, secondo il quale si può benissimo spostare la sede del papa a Medellin o sparpagliare gli uffici di curia in differenti Chiese locali. Ciò è fondamentalmente sbagliato e anche eretico. In questa materia, basta leggere la costituzione dogmatica Lumen gentium del Concilio Vaticano II per riconoscere l’assurdità ecclesiologica di questi giochi mentali. La sede del papa è la Chiesa di san Pietro in Roma”.