Aldo Cerroni

di ELISABETTA ANIBALLI

HA FATTO DELL’ATTESA una virtù, riuscendo a capire che era arrivato il suo momento, Aldo Cerroni, 44enne avvocato di Villanova, da ieri sera (la formalizzazione arriverà in giornata) è il candidato sindaco di un cartello bipartisan di liste civiche che guarda alla esperienza politico amministrativa extra partiti sul modello già presente in altre città.

Nella biografia pubblicata sul sito Guidonia Domani, lista civica con la quale già nel 2014 aveva tentato di approdare a Palazzo da sindaco, nel ringraziamento velato alla moglie Daniela si legge come gli ultimi dieci anni siano stati pieni di amarezze ma anche speranze, traguardi, progetti, era lui l’enfant prodige della ex Margherita che nel 2005 esprimeva Filippo Lippiello sindaco di Guidonia Montecelio.

Arrivarono quindi gli anni della militanza nel Pd, culminati con la candidatura a consigliere provinciale nel 2008, e il conseguente inesorabile allontanamento decretato dalla solita politica isolazionista operata sulla via del rinnovamento dalla solita nomenclatura dem. Nel 2014 Cerroni fonda la lista Guidonia Domani con la quale corre da sindaco, nel turno di ballottaggio appoggia Eligio Rubeis del centrodestra che avrebbe prevalso contro l’avversario del Pd Domenico De Vincenzi, grazie a quell’apparentamento entra in maggioranza e ricopre dal 2015 la carica istituzionale di presidente del consiglio comunale.

Nella sfida di queste amministrative (si vota l’11 giugno; i simboli e gli elenchi debbono essere depositati entro il 12 maggio ), la sua lista e la sua candidatura troveranno il sostegno (esterno) di Marco Bertucci con Impegno Comune; del trio Mauro Lombardo, Gianluigi Marini e Veronica Cipriani, ex Forza Italia, fondatori della civica Il Biplano; de I Democratici, costruita dai fuoriusciti dem Pino Saccà e Cristina Rossi; di Impegno Comune, lista di riferimento di Roberto Cagnoni e Michela Pauselli.

Aldo Cerroni sfiderà Emanuele Di Silvio, candidato di un Pd dilaniato dalle lotte interne – anche se in queste ore la diplomazia è al lavoro per sanare le fratture con la componente di Simone Guglielmo, il disertore delle primarie –; Alessandro Messa probabile candidato per Forza Italia e Fratelli d’Italia, Michel Barbet per il Movimento 5Stelle, Giorgio La Bianca sostenuto dalle civiche Uniti per Vincere, Verdi e Lista Andrea Grillo.