(t. ve.) STANDO AI COMUNICATI personali diffusi attraverso Facebook, checché ne scriva e riscriva, Davide Barillari non soltanto non è stato (ancora) espulso dal movimento 5 stelle, ma la riunione del gruppo consiliare appositatamente convocata mercoledì sera, ha deciso di non decidere, tanto che la sentenza e stata rinviata al collegio dei probiviri: un rinvio a giudizio si direbbe. Sino a quella scadenza, il consigliere 5 stelle alla Regione Lazio potrà continuare a fregiarsi del titolo. Sul suo futuro in caso di allontanamento dal movimento, si accettano scommesse. La più gettonata predice l’ingresso nella Lega per Salvini, partito che Barillari ha più volte «accarezzato», «nonostante Salvini» come si è letto su Facebook.

Roberta Lombardi

Nemmeno complicato immaginare come il rinvio sia stato accolto nell’intimo dell’interessato. A seguire i proclami dell’ex no-vax (ma anche i commenti dei sostenitori), più che dolorosa condanna la cacciata risulterà decisione bramata.
Per il rinvio ai probiviri, oltre a Roberta Lombardi, capogruppo alla Pisana, del gruppo consiliare i presenti hanno votato unanimi: Silvia Blasi, Marco Cacciatore, Valentina Corrado, Francesca De Vito, Loreto Marcelli, Valerio Novelli, Gaia Pernarella e Devid Porrello. Assente l’interessato. Il quale «sono più di sei mesi che non partecipa ad alcuna riunione del gruppo e si è tolto da tutti i canali di comunicazione interna dimostrando una totale mancanza di vololtà di condivisione».
Nella comunicazione alla stampa il giudizio politico sul varo del sito web: «Spiace constatare che mentre noi tenevamo la riunione, Barillari ha proseguito la sua attività sui suoi canali social continuando ad intessere la narrazione della sua immagine di vittima e perseguitato politico in quanto unico ‘duro e puro’ incompreso dal resto del mondo. Non solo: il suo scopo di pubblica utilità del suo sito sulla sanità regionale era così veritiero che, mentre ci sono persone ammalate in forte difficoltà con medici e operatori sanitari stremati in prima linea, Barillari si è permesso di irridere questa situazione cambiando l’oggetto del suo sito, oscurando tutti i contenuti originari sulla sanità regionale, e sostituendoli con un suo personale sfogo e bisogno di visibilità per cercare di approfittarne per le sue personali necessità di posizionamento politico.
«Siamo indignati che in un momento così drammatico Barillari abbia continuato la sua campagna promozionale. Riteniamo pertanto poco utile, d’ora in poi, continuare ad alimentare un comportamento così irresponsabile e sterile per l’interesse pubblico. Barillari continui pure a fare il social media manager di se stesso, noi preferiamo tornare a lavorare per i cittadini e i territori.
«Attendiamo pertanto il responso dei Probiviri, che speriamo a questo punto arrivi al più presto e al quale ci conformeremo», concludono i consiglieri 5stelle.