di TOMMASO VERGA
L’IMPIANTO TMB A ELIGIO RUBEIS. Dal fiume di indiscrezioni che (manco il governo) ha occupato la memoria dei frementi computer locali, non si apprende moltissimo, anzi, men che meno cosa intende fare il nuovo esecutivo quanto a lavoro, ambiente, salute, mobilità, scuola, dipendenza da Roma, gli argomenti che qualcuno usa per nobilitare lo scritto, e molte altre vie dicendo (magari chissà congiungere via Anticoli Corrado: può darsi che trovandosi al secondo passaggio Mauro Lombardo riesca a mettere mano ai 300 metri mancanti previsti dal PRG di Guidonia Montecelio).
Comunque quel che viene pubblicato non è l’elenco degli assessori ma quello dei presunti tali. Una settimana ancora e sapremo quale team governerà Guidonia Montecelio. A quanto pare e si dice, a metà luglio verrà inaugurata la consiliatura e partirà la coalizione di governo presieduta dal sindaco Mauro Lombardo. Quanto speditamente si vedrà.
“Coalizione”? perché “coalizione”? Le elezioni non le ha vinte il nuovo Polo civico (della terza età)? Domande pertinenti ma scollate dalla “politica”. I cui esponenti locali e regionali – compresi quelli della “lista antipolitica” di Cerroni j-Lombardo – hanno deciso che l’anzidetto Polo civico e il PD sono obbligati a governare insieme. I motivi non si conoscono, gli effetti si valuteranno, alcune questioni si è già in condizioni di misurare.
Ad esempio, Se il Partito democratico fosse un partito (e non un guazzabuglio di “correnti”) verrebbe smentita la diceria che Guidonia Montecelio è una città di destra. E’ sufficiente osservare di quanti ex sarà composta la presunta giunta e la smentita sarebbe obbligatoria.
Andiamo avanti. Con il TMB. Il sindaco aveva giurato che lui non avrebbe mai concesso permessi eventualmente necessari per mettere in funzione l’impianto di Trattamento meccanico-biologico dei rifiuti. Offrendo in campagna elettorale una lettura assolutamente condivisa con gli amanti dell’Inviolata (la frase si presta a qualche interpretazione ambigua) e con gli idealisti del Parco regionale archeologico-naturale.
Quindi, ci si chiede come Mauro Lombardo possa affidare la delega all’Ambiente alla parte del suo schieramento decisamente favorevole alla messa in funzione del TMB, a cominciare da Eligio Rubeis (sì, proprio lui, l’ex sindaco, oggi stratega di “Cambiamo”, costruttore dell’impianto d’accordo con Manlio Cerroni), per finire con il proprio capogruppo dell’epoca, quel Michele Venturiello, epico sostenitore «dell’impianto deve avviarsi, ma senza i rifiuti di Roma». Un ostacolo che ha tolto il sonno all’indifeso Manlio Cerroni.
«Ho l’impressione – diceva Mauro Lombardo il 31 marzo, dichiarazione messa per iscritto dall’intervistatore senza firma di Guidonia Times – che chi ha autorizzato l’inizio dell’attività dell’impianto (la Regione Lazio) abbia chiesto alla proprietà di non aprire fino alle elezioni per favorire il PD e i Cinque Stelle locali che a parole si sono sempre definiti contrari all’impianto».
Bene, la campagna elettorale è terminata da un pezzo, da sindaco della città Mauro Lombardo potrebbe chiedere a Zingaretti una smentita dell’accordo con il Supremo. Inoltre, nella nuova mise, il sindaco ha l’occasione di realizzare quel che pensa e dice. Allora: tenga conto che per i carabinieri l’impianto TMB all’Inviolata è una costruzione abusiva – il verbale è del Nipaf (Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale) –. Per cui, la base d’un provvedimento adeguato c’è tutta. Cosicché, da parte sua, Mauro Lombardo definisca definitivamente la sorte dell’impianto. Lo abbatta. Non ne risentirebbe nemmeno Umberto Ferrucci, il progettista imputato nel processo che si sta svolgendo a Tivoli (prossima udienza il 5 ottobre). © RIPRODUZIONE RISERVATA
(nuove puntate: «A Fra’ che te serve?»; e Vittorio Sbardella)