MOTIVI DECISAMENTE CHIARI E TRASPARENTI, comunque “esterni” alla città. Talmente gravi da condurre alla modifica delle radici della giunta comunale di Guidonia Montecelio. «Motivi chiari e trasparenti» che verrebbero affrontati e risolti stando al giudizio che si ricava dalle interpretazioni che vengono offerte dal vertice del Palazzo, con un “rimpasto”.
Un tempo l’uscita di un partito dalla coalizione (in questo caso il Pd) veniva tradotto con “crisi”. Infatti, a misurare la mutagenesi dei partiti e delle «liste civiche», a Guidonia si è aperta una «crisi». Profonda. Che va ricercata nella pressione esercitata dall’esterno della città perché si “omogenizzi” la formula. A Guidonia si vuole il ritorno al governo dei fondatori della Città? Il sindaco non ne fa cenno. Mentre è tema di gravità assoluta. Dato che il primo cittadino e la sua formazione passano per una decisione degli elettori di Guidonia Montecelio non della Pisana. Un “mutamento”, anche delle “regole”, che Mauro Lombardo deve rendere esplicito, ne informi i cittadini.

Anche la “renziana” Marietta Tidei – qui con Mauro Lombardo – è della partita?

La prova? Un «rimpasto» si sorregge sull’elencazione delle «cose fatte» e non, unico parametro per adottare una “giusta causa” di licenziamento degli assessori e quindi della loro sostituzione. Poesia.
Basti sapere che mentre in Regione Lazio discutono sulle modifiche alla legge sulle cave, Guidonia Montecelio sta a guardare. Il sindaco verrà certamente audito ma è misterioso individuare su cosa. Anche perché in Comune non c’è più nemmeno un funzionario che si occupi a tempo pieno del travertino, che verifichi il rispetto della legge tuttora in corso.
Il fatto è che in questa circostanza, le prese di posizione, esplicite, passate al giudizio di qualche bendisposto informatore, non tirano in ballo le scelte dei partiti, quali priorità, le loro strategie.
Non bastasse, proprio in questi giorni, la politica è “scossa” dalle incursioni di un ben informato «corvo» dai pronunciamenti anonimi. Aridaie, una abitudine per Guidonia (l’ultima volta, se la memoria non tradisce, avvenne a giugno del 2020 contro i padroni delle cave).
Si diceva dei partiti. Anche in questo caso si giocherella con la divisioni del Pd. Che ormai non fanno notizia. Da anni. E le divergenze della destra? RadioPalazzo è latore di una “breve” che condurrebbe allla subsidenza (per rimanere in tema) la politica di Guidonia: il “civico” Michele Venturiello (capogruppo di Forza Italia con sindaco Eligio Rubeis) con la doppia tessera di Forza Italia, mira alla poltrona da sindaco.
Come potrebbe realizzarsi la candidatura? Molto semplicemente. Con l’accettazione (non nell’immediato o nel breve periodo) da parte di Mauro Lombardo – un passato da seguace di Gianni Alemanno –, già insignito del galoppante incarico al ministero dell’Agricoltura, delle ulteriori offerte dell’amico Lollobrigida – di una ulteriore poltrona? di un collegio elettorale sicuro? Comunque una poltrona “fuori” Guidonia. Michele Venturiello (abbia conoscenza o meno delle manovre) punterebbe a questa scadenza.
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