Raffaele Cantone

Raffaele Cantone

di TOMMASO VERGA

DUE DENUNCE, un verdetto. Firmato da Raffaele Cantone, presidente dell’Anac (l’Autorità anticorruzione), a favore delle organizzazioni Usb (Unione sindacale di base) e Funzione pubblica Cgil. Soccombente: il Comune di Guidonia Montecelio. In particolare, il personale politico e amministrativo. Oggetto del contendere: Angelo De Paolis, ex capo staff del sindaco Eligio Rubeis, ex capo dell’assessorato ai Lavori pubblici, capo del cantiere “sistema viario Tor Mastorta-Selciatella”. Al momento, dal 30 dicembre 2015 dirigente dell’assessorato all’Urbanistica, in quanto ufficialmente vincitore della “selezione (per titoli e preparazione)” appositamente indetta. Già parte dell’organico dell’amministrazione con un incarico fiduciario, che muta però la sua condizione entrando nella pianta organica dell’Ente”. Ovvero, da quella data, l’architetto è dipendente del Comune di Guidonia.

Angelo De Paolis

Angelo De Paolis

Va aggiunta una postilla: il Comune di Marcellina, dov’era in servizio prima del “prestito” e della nomina a capo staff di Rubeis, lo rivuole indietro. La richiesta, formulata dal sindaco Pietro Nicotera ben tempo prima dello scioglimento del suo Consiglio comunale il 29 gennaio, è stata ribadita dal commissario prefettizio un paio di settimane fa.

Chi legge perdonerà qualche imprecisione della narrazione, anche di sostanza. Inevitabile: nella ‘sentenza’ dell’Anac formule linguistiche e procedurali sono proprie della normativa che regola i rapporti nel pubblico impiego. Riferimenti e sigle, articoli di legge e rimandi, insuperabili per un non-esperto della materia.

Si è descritto sommariamente il curriculum dell’architetto. All’interno del quale le due organizzazioni sindacali fondano le loro denunce. Preliminarmente: il capo dello staff di un sindaco si sostanzia per il ruolo “politico”, nel caso trasformato anche in attività gestionale ”dell’Area VI Lavori Pubblici e dell’area IV Urbanistica”. Oppure, per esemplificare, quale direttore dei lavori del sistema viario. Ne consegue che non poteva diventare “operativo” e che la nomina doveva seguire la regola dell’avviso e del concorso pubblico. Altro motivo: nella riunione del 25 giugno 2015, la giunta tramuta De Paolis in dirigente. Può deciderlo, salvo che la presenza di Eligio Rubeis lo vieta in quanto – hinterlandweb, 23 giugno 2015 – il sindaco è interdetto dalla possibilità di assegnare incarichi per tre mesi proprio dall’autorità anticorruzione.

Tutto compreso all’oggetto della delibera n. 87 del 3 febbraio 2016 dell’Anac: “Nullità degli incarichi conferiti all’arch. De Paolis, ex artt .90 e 110 del TUEL. Decadenza immediata e carenza di potere di attribuzione del sindaco di Guidonia Montecelio”. Le premesse per giungere alla decisione, durissima nella sostanza e nella forma, sono contenute in una lunga disamina relativa al richiesto parere sugli esposti Usb-Fp Cgil fornito dal dottor Marco Alia, dirigente del vigili urbani e responsabile dell’anticorruzione cittadina. Che l’Anac puntigliosamente esamina in termini non elogiativi, ‘scoprendo’ inoltre che il facente funzioni Andrea Di Palma ha proseguito per la stessa identica via del titolare sindaco agli arresti domiciliari, perché con due nuovi decreti “ha conferito all’arch. De Paolis, le funzioni dirigenziali dell’Area IV Urbanistica e pianificazione del territorio e quelle ad hinterim dell’Area VI Lavori Pubblici”.

Eligio Rubeis

Eligio Rubeis

Conclusione (per brevità…): “la sopradescritta condotta dell’amministrazione comunale suscita perplessità poiché in essa si ravvisano diverse e ripetute violazioni della normativa di settore”. Per giungere – alla fine delle dieci pagine di istruttoria – alla decisione di contestare al sindaco facente funzioni e al locale responsabile anticorruzione “le criticità relative agli incarichi assegnati all’architetto De Paolis negli anni 2014 e 2015 invitandoli ad avviare e/o adottare i procedimenti e/o provvedimenti conseguenti”. Dulcis in fundo: “trasmettere la delibera – dell’Anac, ndr alla procura della Corte dei Conti per gli eventuali profili di danno erariale e alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, per i profili di competenza”.

Non è tutto, perché un problema si pone ora, in conseguenza della delibera Anac: l’architetto De Paolis può continuare a dirigere l’assessorato all’Urbanistica? La domanda è pertinente visto che la “promozione” è avvenuta attraverso una selezione che “a parità di titoli e preparazione ha privilegiato l’esperienza” come dichiarato dal facente funzioni Andrea Di Palma il 30 dicembre 2015. Per decisione dell’Anac i “titoli” sono venuti meno. Se ne tiri la conclusione.

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