L’archeologo Zaccaria Mari

di TOMMASO VERGA
UN BUON NATALE PER IL “RODOLFO LANCIANI” di Montecelio. Innanzitutto, per la nomina di Zaccaria Mari, un precedente nuovo direttore scientifico incaricato il 22 dicembre 2021 da un decreto di Michel Barbet, sindaco di Guidonia Montecelio. Il programma: ne conseguirà la revisione integrale con l’aumento dei reperti – tra i quali si direbbe giunta l’ora dei fossili della collezione dell’abate Rusconi –, con una migliore distribuzione tra piano terra e superiore. La designazione è a titolo completamente gratuito, da svolgersi nel tempo libero dal lavoro.
«Il dottor Zaccaria Mari dovrà prestare i compiti propri della figura di Direttore scientifico presso il museo civico archeologico così come elencati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nel vigente “Regolamento di disciplina del Museo Civico Archeologico Rodolfo Lanciani” i dettagli del decreto sindacale –, approvato con D.C.S. n. 24/2017 che qui integralmente si richiama ed, in primis, dovrà essere garante dell’attività scientifica del Museo nei confronti dell’Amministrazione Comunale, del Ministero della Cultura, della comunità scientifica e dei cittadini». Quanto sopra «dovrà essere svolto al di fuori dell’orario di lavoro presso il predetto ente ed a titolo completamente gratuito». Il nuovo direttore «dovrà garantire, ove necessario per un migliore svolgimento dell’esercizio dell’incarico, la propria presenza presso la sede del Museo, assicurando l’ottimo funzionamento del Museo e la piena realizzazione delle iniziative programmate». In concreto, ciò vuol dire che Zaccaria Mari si può recare nel museo quando “stacca” dal lavoro, nei fine settimana (domeniche incluse), in occasione di festività civili e religiose e quant’altro (forse, per esempio, le ferie).

Rosaria Morroi, neoassessora alla Cultura

Dunque, l’amministrazione cittadina deve provvedere a ripristinare l’attività quotidiana del “Rodolfo Lanciani”. Va sottolineato che lo stop dura da oltre due anni. Una cessazione risalente a novembre del 2020. Da quella data, il Comune di Guidonia Montecelio, non ha trovato modi e tempo per sostituire la direttrice Ilaria Morini, giunta a fine contratto. Forse più attraente per le casse del municipio il risparmio sul compenso pari a € 18.000 per il biennio trascorso.
Né, ad aprile di quell’anno, è stato rinnovato il mandato alla «Una Quantum inc.», l’associazione impegnata nel “servizio di assistenza culturale e valorizzazione dei beni culturali” – della gestione in sostanza –, incarico della durata di 18 mesi e retribuito con € 13.007,50. Per dire: si riapre… bene. Ma chi provvederà alla biglietteria?
Quindi, nominato il direttore scientifico, al museo di Montecelio mancano gli addetti. A rassicurare, l’assessora alla Cultura Rosaria Morroi: «Il “bando” è pronto, tanto che è imminente la pubblicazione».
Dal curriculum, Zaccaria Mari, archeologo, aveva già ricoperto l’incarico di direttore scientifico del museo di Montecelio. Anche se soltanto per alcuni mesi (un semestre circa, a far data settembre 2017).

Il 18 gennaio del 2014 la “giornata” dedicata all’abate Rusconi. Nella cui abitazione a Montecelio venne ritrovato il patrimonio di fossili che la famiglia donò al «Rodolfo Lanciani» 

IL 18 GENNAIO del 2014 si tenne a Montecelio una «giornata» dedicata dell’abate Rusconi, in memoria dello studioso nella cui abitazione vennero ritrovati i fossili appartenenti allo stesso sacerdote. La collezione – nel resoconto dei cronisti dell’epoca – venne «riportata alla luce e sarà esposta nel “Museo civico archeologico Rodolfo Lanciani”».
A differenza dei reperti custoditi nel «Rodolfo Lanciani», tutti di proprietà dello Stato, la «collezione Rusconi» appartiene invece al Comune di Guidonia Montecelio, per espressa volontà della signora Ida Fedeli Bollea, erede dell’illustre studioso monticellese don Carlo Rusconi (1813-1868). Un ritratto approfondito dell’abate Carlo Rusconi è offerto dall’Associazione giovanile oltre il Ponte (https://www.oltreilpontemontecelio.it/)

   Diventano 149 i musei del Lazio rappresentati dall’Omr (Organizzazione museale regionale);   tra l’Aniene e il Tevere 20 ora che entra Guidonia Montecelio; “brilla” Tivoli (che non c’è) 

Una linotype, la macchina «più moderna» per la composizione tipografica

Museo civico d’Arte moderna e contemporanea – Anticoli Corrado
Museo civico archeologico Villa di Traiano – Arcinazzo Romano
Museo delle Tradizioni musicali popolari di Arsoli – Arsoli
Museo della Montagna – Transumanti e Pitturi – Cervara di Roma
Museo dell’Agro Veientano – Formello
Museo dell’Aquila reale – Licenza
Museo archeologico Oraziano – Licenza
Museo Archeologico Virtuale di Narce – Mazzano Romano
Museo Garibaldino di Mentana – Mentana
Museo civico archeologico di Mentana e dell’Agro nomentano – Mentana
Museo archeologico e multimediale di Monterotondo – Monterotondo
Museo Storico Monterotondo – Monterotondo
Museo del Fiume – Nazzano
Museo civico d’Arte – Olevano Romano
Museo civico della Canapa – Pisoniano
Museo delle Culture Villa Garibaldi – Riofreddo
Museo della Civiltà contadina Valle dell’Aniene – Roviano
Polo museale della Rocca di Subiaco – Museo delle attività cartarie e della stampa – Subiaco
Museo Castrum Vivarii – Vivaro Romano
IN PREDICATO
Museo civico Archeologico Rodolfo Lanciani – Guidonia Montecelio

Erano 148, diventano 149 con l’ingresso di Guidonia Montecelio i musei aderenti alla Organizzazione museale regionale (OMR) del Lazio. Ospitano un enorme patrimonio storico-artistico, archeologico, scientifico e naturalistico. Sono presidi fondamentali di cultura e bellezza, sia pubblici sia privati, e oltre a raccontare la memoria e i saperi del territorio, sono anche centri di formazione e di ricerca, luoghi di conoscenza e di condivisione, edifici e siti di grande valore presenti in tutte le cinque province. Nell’OMR sbrilluccicano i 19 musei dislocati tra il Tevere e l’Aniene; 20 con l’ingresso imminente di Guidonia Montecelio. Più di altri risalta quello di Tivoli… Per l’assenza.