di TOMMASO VERGA
PROBLEMI PER ESSERE COERENTI CON LA TRAMA? NESSUNO.  Necessita semmai individuare il multifacce Teseo. Non per problemi di fisionomia, ma perché non ne risulta soltanto uno. Oltreché tutti provvisti di chiave primaria. La sola utile a fornire l’ambito «posto al sole», anche in occasione  delle «regionali» del prossimo febbraio (12 e 13 del mese).

Arianna Cacioni con Silvio Berlusconi

La dimostrazione, vien da desumere, si ricava dalla candidatura di Arianna Cacioni nella lista di Forza Italia, partito che la stessa aveva abbandonato a favore di altri pur avendo gareggiato – senza andare oltre – come sindaca di Guidonia Montecelio nel 2017. Uno dei molti nodi del filo.
La cui funzione è proprio quella di non far perdere la bussola. Rischio concreto quando si percorrono stanze e corridoi di partiti nominalmente distinti o che si dicono diversi. Non è semplice ricordare il nome, le virtù, il peso specifico del dirigente, del funzionario, del rappresentante, del capocordata, perché ad ogni appuntamento elettorale si possa spuntare l’ambita candidatura. Per di più essendo «militante» di una formazione «altra». Traduzione: nul suo ruolino partitico, Arianna Cacioni ha “militato” in Forza Italia, nella Lega per Salvini, in Fratelli d’Italia, in liste civiche (per un certo periodo si è dato inoltre per certo il transito verso Italexit di Gianluigi Paragone…). Tutto con la messa in castigo del mandato popolare visto che, mentre si è eletti nel Consiglio comunale di un municipio (quello di Guidonia Montecelio nel caso), contemporaneamente si sceglie un’altra formazione per partecipare alle nuove elezioni.
Alle quali, come detto, Arianna Cacioni sarà candidata nella lista di Forza Italia, pur essendo stata eletta soltanto a fine giugno del 2022, consigliera comunale di una della federazione di sette liste civiche «antipartito», in particolare di “Città nuova”, promossa da Eligio Rubeis, l’ex sindaco forzista dell’«Operazione ragnatela», per il quale dal 2010 al 2016 la Cacioni (nemmeno sfiorata dall’indagine giudiziaria) è stata consulente nell’ufficio di gabinetto.

Arianna Cacioni con Matteo Salvini

In particolare, con soli tre consiglieri, “Città nuova” – depositaria dell’Urbanistica e della guida di Ambiente e di Lavori pubblici (gli assessorati strategici in sostanza) – costituisce in città una sorta di «governo ombra». A Guidonia Montecelio, dei tre consiglieri comunali, Michele Venturiello, capogruppo di Forza Italia ai tempi dell’«Operazione Ragnatela» (personalmente non implicato) rappresenta il “sindaco ombra” (con sua vice proprio Arianna Cacioni).
Un pastrocchio insomma. Che incrementa quello relativo al profilo della rappresentanza politica locale. Perché a Guidonia Montecelio, Arianna Cacioni sostiene il sindaco «civico» Mauro Lombardo, mentre il suo partito, Forza Italia, siede all’opposizione, dopo che, il 27 giugno 2022, il proprio candidato, Alfonso Masini, ha perduto lo scontro del ballottaggio con l’altro. E’ possibile però che Arianna Cacioni (nessuna attenuante, soltanto completezza dell’informazione…), abbia preso a esempio Aldo Cerroni. Il quale, nella terza città del Lazio, è dirigente comunale (sette deleghe!) espresso da una lista civica mentre altrove rappresenta il terzo polo (non è chiaro – ops! – se Calenda o Renzi –), in quanto segretario di Marietta Tidei, consigliera regionale di Italia viva.
Si immaginava fossero soltanto le liti del Partito democratico a tenere desta l’attenzione dei cronisti. In effetti è così. Mentre invece avrebbero meritato decisamente maggiore attenzione le tre righe estrapolate da un comunicato-stampa (inviato da Forza Italia non si sa a chi) che richiama giustamente l’attenzione sulla gravità di quanto avvenuto a Guidonia Montecelio: «E’ evidente che tale evento materializzi – scrive Maurizio Massini, coordinatore cittadino del partito – il fatto che Forza Italia, a livello sovra-provinciale sia insensibile ai territori e si atteggi per essere, sempre più, partito attento alle autoreferenzialità figlie delle scelte di eletti nei consessi nazionali che, mai, negli anni si sono misurati con il consenso espresso in preferenze». © RIPRODUZIONE RISERVATA– info@hinterlandweb.it