matto che scoppa

UN MESE FA, su un quotidiano, un’inserzione pubblicitaria illustrava le virtù della clinica “Colle Cesarano”. Però, chi conosce dal di dentro la struttura avrà notato alcune inspiegabili amnesie. Il “creativo” prescelto dalla “Geress srl”, proprietaria del complesso, nemmeno immaginava che oltre a quelle elencate, sul giornale se ne potessero aggiungere altre; non ignorandole avrebbe certamente consigliato al committente di renderle pubbliche, di “propagandarle”. Ad esempio: perché non dire del degente con ramazza che pulisce il prato, funzione che può resuscitare vocazioni sopite nel profondo dell’animo e soverchiate dallo stato dolente del soggetto, e nel contempo illustrare

Spalliera del lettino e porta: chi è l'intruso?

Spalliera del lettino e porta: dov’è l’ostacolo? sopra, un degente pulisce il prato; in basso, la lettera con gli orari della caposala

forme di terapia curativa volte al recupero di una qualche forma di efficienza della persona? (Anche se sarebbe stato necessario superare un secondo ostacolo: nelle ambizioni, quella figurina vuole rappresentare l’autentica interiore predisposizione dei proprietari della clinica: da ritrarre, a immagine e somiglianza della matita di Van Gogh nella “Strada con Pollard”, e quindi usare come logo della struttura).

Meglio, allora, lo sportello dell’armadietto che non si apre perché stanzetta2l’ostacolo del letto richiede un guizzo d’ingegno nonché la filiformità della figura, un disposto organico quindi, da annoverare nella prevenzione dell’obesità e alla rieducazione del corpo e della mente. Non a caso i lettini sono allineati per quattro. Ancora, la comunicazione della caposala agli Oss (gli operatori socio-sanitari), che devono svolgere il servizio di pulizia dalle 9 alle 11.30 per poi dedicarsi all’assistenza dei ricoverati: lett caposalada una parte mostra l’invito alla pazienza – una giornata, anche nei Paesi dell’Est europeo, dura 24 ore, c’è tempo sufficiente per tutto –; dall’altra, la promozione, principalmente sociale, degli ammalati, diventati sul campo “aiuto Oss” nel servizio di pulizia.

Ah, Regione Lazio e Asl RmG, distratte da compiti talvolta solo per dichiarazione superiori, con le vostre ispezioni nemmeno ve ne siete accorte. Avete certificato che “tutto è a posto” e invece… Anche se si capisce il senso della reticenza: concreto il pericolo che l’accreditamento di sì tanta straordinaria fucina di avanzate terapie meritasse molti milioni in più degli otto erogati ogni anno. Ma ora non ci sono scuse né alibi. Riflettete. Poi, al termine, date le cose come illustrato, siamo certi provvederete.

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