IL TRIBUNALE DEL RIESAME di Teramo ha annullato parte del sequestro preventivo dei fondi di sei dirigenti di Strada dei parchi del “gruppo Toto” (21,8 milioni euro sui 26.714.224,9427), misura decisa dal Gip «per la mancata manutenzione dei viadotti del tratto teramano della A24». Provvedimento a carico di Lelio Scopa, presidente del consiglio d’amministrazione di Strada dei parchi; il vice Mauro Fabris; l’amministratore delegato Cesare Ramadori; il direttore generale Igino Lai; Carlo Marco Rocchi e Gabriele Nati, procuratori e direttori operativi).
La notizia è stata diffusa dal «gruppo Toto», soddisfatto di un’ordinanza “che annulla interamente il sequestro di ingenti fondi dei suoi amministratori e, per la maggior parte, il sequestro dei fondi delle sue società, a conferma di quanto sempre sostenuto dal Gruppo in merito alle infondate accuse formulate”. La decisione, secondo il gruppo, rappresenta “un passo importante che restituisce verità a ricostruzioni mediatiche scorrette, fantasiose e gravemente lesive dell’immagine e dell’operato del “gruppo Toto” e dei propri amministratori.
“Il provvedimento del Tribunale – si conclude –, andando al di là di ogni clamore mediatico evidentemente ricercato in tutti i modi, conferma che le accuse che hanno portato al provvedimento di sequestro dei fondi alla Toto Costruzioni, alla Toto Holding e agli amministratori e dirigenti delle società si basavano su presupposti errati, ed è questo che oggi è emerso con chiarezza: è stata infatti ribadita la piena legittimità dell’assegnazione dei lavori alla Toto Costruzioni”.
Ridotto a 4,9 il sequestro dei 27 milioni a carico dei dirigenti di Strada dei parchi
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