Così, a caso, e solo per esempio, ci potreste raccontare che fine hanno fatto?
lo «Sportello per l’innovazione»? la «Card turistica integrata del nord-est»? oppure (anche se viene in mente un antidoto contro i sovranisti) l’«Ufficio Europa»? cosa intendere con «Strutturazioni e coordinamento nelle azioni di Protezione Civile»? e  con «Randagismo»? quali le idee e i propositi rispetto ad «Azioni comuni e sinergie sulla sicurezza pubblica»?

di TOMMASO VERGA
LA PHOTO OPPORTUNITY (in alto) MOSTRA I DUE (a sinistra, Giuseppe Proietti; a fianco, Michel Barbet) che mostrano due fogli, esito della parafatura. Omaggio alla vulgata, si celebra il “Protocollo di Intesa” tra Tivoli e Guidonia Montecelio, preludio di un TRATTATO DI PACE. A conferma, prima dell’elenco degli aspetti operativi e delle cose da fare, l’apposizione delle iniziali dei due sindaci – GP/MB – che (così era stato suggerito da fidati consiglieri), in tal modo operando, avrebbero mostrato l’autenticazione (tutta la vicenda è una mostratura). A corredo, lo sguardo attonito dei numi della Triade capitolina. Ai quali, con modesta ambizione, GP/MB intendevano richiamarsi. Di qui, il motivetto che ha accompagnato la cerimonia: “fatti più in là, fatti più in lààààà”. «Per Giove, un po’ di rispetto!!!» l’invettiva accesa di Minerva. Dopo tanta «presentazione», va illustrato il «fatto politico» che avrebbero voluto risultasse di rilievo, poi applicato a questo modo.
I fogli esibiti, contenenti il “Protocollo di Intesa” appunto, annunciavano altresì la scadenza. Tre anni. A far data dalla nascita, risalente al 19 gennaio 2018. Non hanno fatto letteralmente nulla. Nemmeno officiarne la morte per estinzione, visto che non si rammenta l’attu-azione di un solo intendimento. Chi volesse approfondire – rito obbligato seguente la tumulazione –, leggerà che «la durata, d’intesa fissata fino al 31 dicembre 2020 salva espressa volontà contraria manifestata in forma scritta almeno tre mesi prima della scadenza prevista» – «si intenderà rinnovata tacitamente per ulteriori tre anni».
Quindi, incontrovertibile conclusione, si potrebbe immaginare sbagliato il “Protocollo di Intesa” defunto, mentre però sostenere che “è vivo” si corre il pericolo del TSO (Trattamento salute mentale); rimane il coma, ma si tradurrebbe adulare la jella. Da qualunque parte si stiracchi, solo fatto certo, il “Protocollo di Intesa” non è più. Né lo è mai stato. Sicuramente è risalito alla genesi: scaduto. Ecco, lo scadimento, brillante virtù che ha contrassegnato l’impegno in tal senso dei due sindaci, giorno dopo giorno, in tre anni di virtuale vigenza.
Già, ma perché Giuseppe Proietti (GP) per Tivoli e Michel Barbet (MB) per Guidonia Montecelio hanno sottoscritto-filmato-firmato-celebrato un “Protocollo di Intesa” corredato da photo opportunity? Che, a onor del vero, immaginata a mostra del reciproco savoir-faire si è tramutata nella prova provata d’un (meritato, ma solo auspicabile purtroppo) impeachment? Ovvio, «hai mai sentito parlare di propaganda?». Mentre, risalendo alle intenzioni di premessa, i due si sono resi conto di non aver fatto i conti con i sentimenti profondi (dappertutto si dice così, anche per quelli in superficie) delle due città.
Perché l’esibizione di quel ritratto era diventato la corda-con-sapone pendente da un albero installata dai fedeli trompiani delle due città, a loro volta sempre d’accordo sulla “rissa del primato”, onde affermare Guidonia first vs Tivoli first (e viceversa; anche se, messe insieme, il risultato è last in the standings). Di qui un’accelerata retromarcia a viso coperto dei sindaci, dopo l’ordine agli addetti di secretare evento e ammennicoli relativi nella camera oscura dell’archivio.
A provocare il dietro-front di GP/MB, il ruolo preponderante della dissepoltura di un’ascia di guerra labiale celata nel pavimento di una vinoteca molto frequentata dai consanguinei trompiani di collina e di pianura. Fu da quella tavernucola, dopo un simposio dei partiti, che venne lanciato il grido di battaglia “giù le mani da Guidonia Montecelio”. Per Barbet fu più che sufficiente (vive nel ricordo dell’estate 2018). La preoccupazione di Proietti non riguardò il pericolo che volessero svellere Villa Adriana o Villa d’Este (impegno che anche ai congiurati apparve un tantinello affaticante). Né che ci fosse chi intendesse intestarsi i beni della città (anche perché Tivoli non aveva più averi). Nonostante la preghiera di non pubblicare, si dirà che a forza di brindisi venne stabilito che potesse caricarsi su un furgone il Santuario di Ercole Vincitore. Al che anche GP capì che con i “rivoltosi” non poteva competere. Meglio lasciar perdere. E così fu. Poi, per giustificare il tutto, si appellarono al <em>veterocampanilismo.</em> «Peccato, la foto era venuta così bene».

Le regole del “Protocollo di Intesa” Tivoli-Guidonia Montecelio del 19 gennaio 2018

Art. 1 – Costituzione di un tavolo di coordinamento
I Comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli costituiscono attraverso la sottoscrizione del presente “Protocollo di Intesa” un tavolo di coordinamento su azioni di marketing territoriale, politiche urbane, politiche agricole, politiche per i trasporti e mobilità, politiche per il turismo, politiche ambientali, politiche sui servizi essenziali, politiche sulla salute, sicurezza e Protezione Civile dei cittadini, politiche per le imprese, politiche sociali, innovazione e ricerca. 

Art. 2 – Strumento operativo del tavolo di coordinamento
Il tavolo di coordinamento adotta come suo strumento operativo la struttura dei Comuni eventualmente coadiuvata da personale delle Amministrazioni aderenti al presente protocollo. Il tavolo di coordinamento attraverso il suo strumento operativo svolge in modo coordinato funzioni e servizi in grado di catalizzare processi di salvaguardia e di tutela ambientale e della salute, sicurezza e protezione civile, crescita economica, di aggregare interessi, di individuare strategie innovative per l’intero sistema produttivo e per lo sviluppo economico e sociale dei territori coinvolti, mediante l’espletamento di interventi comuni.

Art. 3 – Gruppo di coordinamento
Le funzioni di indirizzo programmatico, di garanzia e di controllo sono svolte da un gruppo di coordinamento costituito dai Sindaci dei Comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli, dagli Assessori e/o Consiglieri delegati nelle forme di legge, competenti per settori dei rispettivi comuni. Il gruppo di coordinamento si riunisce almeno con cadenza bimestrale. Il gruppo di coordinamento è convocato su iniziativa dei Sindaci di Guidonia Montecelio e Tivoli.

Art. 4 – Coordinamento operativo
Le parti adottano modalità di coordinamento di piani e progetti per la gestione di attività e servizi integrati. Il coordinamento delle attività avviene attraverso l’adozione di procedure tecniche ed amministrative congiunte. Le bozze delle procedure tecniche ed amministrative inerenti le azioni comuni vengono definite nell’ambito di gruppi di lavoro costituiti da personale dei Comuni di Guidonia Montecelio e di Tivoli. I gruppi di lavoro interloquiscono e si relazionano con gli Assessori comunali competenti e i Consiglieri delegati nelle forme di legge. Le procedure tecniche ed amministrative inerenti le azioni comuni vengono approvate dal comitato di coordinamento e successivamente adottate dagli organi competenti di ciascun Ente.

Art. 5 – Progetti comuni
Il comitato di coordinamento individuerà i progetti comuni da attuare in maniera congiunta. In via sperimentale le parti si impegnano ad attuare in maniera congiunta le seguenti ipotesi progettuali:

    • Realizzazione di un marchio che caratterizza le vocazioni dei due Comuni;
    • Strada del Travertino; 
    • Green economy;
    • Turismo – Card turistica integrata del nord-est;
    • Filiera dell’edilizia sostenibile;
    • Laboratorio delle opere pubbliche;
    • Sportello per l’innovazione – Laboratorio per il trasferimento tecnologico;
    • Filiera corta delle produzioni locali;
    • Servizi essenziali per la cittadinanza;
    • Trasporto pubblico locale e intercomunale;
    • Filiera Sociale;
    • Strutturazioni e coordinamento nelle azioni di Lotta al fenomeno dell’abbandono e migrazione dei rifiuti;
    • Ufficio Europa;
    • Gruppo d’Acquisto Amministrativo sostenibile;
    • Sportello Antiusura;
    • Lotta all’insediamento abusivo campi nomadi;
    • Piani e azioni per la lotta all’inquinamento atmosferico, idrico e dei terreni;
    • Gestione dei rifiuti – con impianti e servizi condivisi, sinergismo nelle contrattazioni favorevoli al conferimento delle materie da RSU;

Lotta al fenomeno dell’abbandono e migrazione dei rifiuti

  • Lotta al fenomeno dell’abbandono e migrazione dei rifiuti;
  • Salvaguardia e manutenzione di aree protette;
  • Salvaguardia delle riserve idriche e Acqua pubblica;
  • Mobilità sostenibile – Piste ciclabili intercomunali, pianificazione circuiti; 
  • Randagismo;
  • Corridoi naturalistici colleganti aree naturali protette;
  • Azioni comuni e sinergie sulla sicurezza pubblica.

I progetti comuni potranno essere attuati con il contributo amministrativo, tecnico e finanziario dei due comuni aderenti al presente “protocollo Tivoli-Guidonia Montecelio” o con il contributo dell’Unione Europea, dei Ministeri, della Regione Lazio e della Città Metropolitana di Roma. 
Le modalità di attuazione dei progetti comuni saranno disciplinate da appositi accordi e/o convenzioni.

Art. 6 – Modifiche
I sottoscrittori del presente protocollo si impegnano, nel caso di sopravvenute modifiche che riguardino direttamente od indirettamente il contenuto del presente “Protocollo di Intesa”, ad introdurre di comune accordo le conseguenti variazioni al Protocollo di Intesa medesimo attraverso la sottoscrizione di un atto aggiuntivo.

Art. 7 – Durata
La durata del presente “Protocollo di Intesa” è fissata fino al 31 dicembre 2020 salva espressa volontà contraria manifestata in forma scritta almeno tre mesi prima della scadenza prevista, si intenderà rinnovato tacitamente per ulteriori tre anni. 

In qualsiasi momento, anche unilateralmente, i comuni, hanno facoltà di rescissione dal protocollo, attraverso espressa volontà contraria manifestata, in forma scritta e anticipata di almeno sei mesi.