di TOMMASO VERGA
«I VEICOLI A MOTORE DEBBONO POTER PERCORRERE VIA DELL’INVIOLATA». Non soltanto un’opinione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Tanto che, in proposito, è ricorso al TAR. Per mostrare di non apprezzare né condividere il divieto ai mezzi motorizzati di utilizzare la strada principale dell’area protetta. Bando agli equivoci. In Roberto Gualtieri non alberga nessun sentimento di tutela del parco archeologico. Il motivo è di “sostanza”: la proibizione impedisce ai camion di «AMA spa», la società pubblica della monnezza capitolina che fa capo allo stesso sindaco di Roma, di raggiungere l’impianto per il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti, il TMB. Dal quale si ricaverà il CSS (il combustibile solido secondario da destinare ai forni del vicino cementificio Buzzi-Unicem) materiale dal quale è possibile inoltre ricavare il «Carbonext», un brevetto della stessa Buzzi-Unicem illustrato in un depliant della società tempo fa. Regali a iosa per gli abitanti di Guidonia Montecelio.

Barbara Vetturini, presidente del Parco dei monti Lucretili

Così, come di regola ormai, Roberto Gualtieri esprime il suo disaccordo. La divisione, questa volta, è con Barbara Vetturini, presidente del Parco dei monti Lucretili, firmataria dell’interdizione ai veicoli.
In precedenza, il sindaco di Roma non aveva gradito neppure la timida contrarietà sull’avvio del TMB di Mauro Lombardo, il sindaco di Guidonia Montecelio, eletto al termine del quinquennio di Michel Barbet, il primo cittadino 5Stelle che, per essersi opposto alle voglie sull’utilizzo dell’impianto (anche di Virginia Raggi), ha rimediato una denuncia da Manlio Cerroni, il Supremo dell’immondizia capitolina.
Un rischio che il capo del Comune di Roma non correrà nemmeno in via ipotetica, data la unitaria conclamata voglia di entrambi di riempire il TMB dell’immondizia romana, sottolineata dalla firma del contratto tra «AMA spa» e «Ambiente Guidonia», la srl titolare dell’impianto, come gran parte delle società del «gruppo Cerroni» provvista di interdittiva antimafia (ma che significato ha nella pratica un’attribuzione che dovrebbe suonare negativamente mentre non produce nessuna menomazione su chi ne gode?).
Questa volta, con la determinazione numero P1026 del 23 marzo 2023, Roberto Gualtieri intende superare l’ultimo ostacolo. Promuovendo davanti al TAR l’azione giudiziaria della Città metropolitana di Roma Capitale contro l’ente Parco Naturale dei Monti Lucretili. Oggetto, l’«Annullamento della Deliberazione del Consiglio Direttivo» di gennaio 2023. Il sindaco della Capitale chiede ai giudici amministrativi un provvedimento definitivo, che annulli il va-e-vieni su transito sì-transito no sulla strada, permettendo – anche di fronte a eventuali ripensamenti della Sovrintendenza – che il permesso di transito dei veicoli a motore all’interno del Parco Regionale Archeologico Naturale dell’Inviolata venga definitivamente ripristinato.
Il ricorso della Città metropolitana di Roma Capitale (CMRC) prende di petto anche un secondo aspetto della Deliberazione del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Naturale dei Monti Lucretili, la numero 4 del 19 gennaio 2023.
La quale, a parere di Roberto Gualtieri, sarebbe «illegittima perché adottata da soggetto privo di competenza». Come dire che il Parco dei monti Lucretili, ha svolto (e sta svolgendo) un’attività abusiva. Accusa gravissima, non di poco conto.
Un consiglio al sindaco: approfondisca la conoscenza della Città metropolitana. Nel caso in oggetto si affidi al FAI, che sotto la voce “Luoghi del Cuore”, traccia il ritratto dell’Inviolata e della sua governance: «L’area, originariamente affidata al Comune di Guidonia Montecelio – si legge –, è stata per venti anni esposta alla speculazione edilizia, il comune infatti è passato in tempi brevissimi a terza città della regione Lazio con i suoi attuali 80.000 abitanti. Con la recente Legge Regionale n. 12 del 10 agosto 2016 (pubblicata sul Burl 11 agosto 2016 n. 64 – S.n. 2) l’ente di gestione dell’area protetta è il Parco Naturale Regionale Monti Lucretili che consente di guardare con ottimismo l’evoluzione di questo territorio». 

Protesta contro il carbontext a Piacenza

Sarebbe stato complicato evitarsi tale gran bella figuraccia? Di certo sì. Perché la designazione del Parco dei monti Lucretili titolare della gestione dell’area protetta dell’Inviolata, risale alla Regione Lazio, presidente Nicola Zingaretti. Che Gualtieri dovrebbe aver conosciuto. Il fatto è che la «guerra santa» per l’avvio dell’impianto e, a seguire, collocare sul mercato il combustibile derivato, richiede un impeto che conduce a superare gli obblighi e le cautele dettati dal metodico controllo.
Da ultimo, la categoria del controllo trova ennesimo riscontro nel fatto che lo stesso inoltro del ricorso al TAR del Lazio si presta ad ulteriori verifiche. Perché, come noto e acquisito, nella procedura il termine fissato dalla legge è di 60 giorni.

Nicola Zingaretti con, a destra, Roberto Gualtieri

Avviene dunque che il protocollo sulla determinazione-ricorso al TAR numero P1026 di Gualtieri altro non può che dipendere dal 23 marzo 2023, giorno della redazione; mentre la numero 4-divieto di transito del Parco dei monti Lucretili data 19 gennaio 2023. Ci sono state variazioni? Roberto Gualtieri è andato fuori tempo massimo? E’ quanto dovranno decidere i giudici del tribunale amministrativo.
Neppure quest’ultimo atto in ordine di tempo di Roberto Gualtieri ha interessato il suo partito, il PD. Eppure il sindaco si scaglia contro la presidente del Parco dei Lucretili, del Pd anch’essa, accusata di non possedere i titoli per governare l’Inviolata oltreché aver abusivamente osservato quanto la legge regionale istitutiva del Parco prevede sin dalla fondazione. Il contrasto verte tra applicazione della legge e sua violazione: Barbara Vetturini è collocata sul primo; Roberto Gualtieri ha scelto l’altro, è tutto dire, non occorrono commenti. Diretti al PD invece. Che tace, come se il problema non riguardasse anche il partito. Un silenzio-assenso a supporto del sindaco di Roma. Si prende atto che il PD “nuovo” di Elly Schlein non assomiglia per nulla al “vecchio”. E’ esattamente lo stesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA info@hinterlandweb.it