Il sequestro disposto dal Gip di Tivoli potrebbe segnare un lungo, forse definitivo, stop dei lavori per la realizzazione dell’impianto per il Tmb

Gran da fare questa mattina all’Inviolata. Principalmente da parte dell’Edilmoter, l’azienda che sta provvedendo alla costruzione dell’impianto per il Tmb (‘Trattamento meccanico biologico’ dei rifiuti). Cessazione dei lavori e ordine di sgomberare tutto, subito. Evidente la preoccupazione che negli atti emessi dal tribunale di Tivoli potessero rimanere ‘impigliati’ attrezzature e macchinari della società. Lo stop alle attività in conseguenza dell’esecuzione di un decreto del Gip di Tivoli, nel quale si descrive un’autorizzazione dei lavori viziata da carenze paesaggistiche. Notificato ieri mattina da un intervento della Forestale, al quale non era presente Manlio Cerroni, che aveva perlustrato il cantiere venerdì.
La preoccupazione dell’Edilmoter offre qualche motivo di valutazione in più sul sequestro ordinato dalla magistratura. Fino al punto di presumere che se la società ‘smonta’ il cantiere, l’orizzonte non si presenta roseo, meno che mai a breve. Se a ciò si aggiunge che si è in attesa della sentenza del Tar del Lazio dopo l’udienza che il 9 luglio ha preso in esame il ricorso presentato dal Comitato dei cittadini contro la costruzione del Tmb, viene da concludere che il futuro dell’impianto del Colari dipende ormai esclusivamente dalla magistratura. Non una ‘bellissima’ figura per la politica e l’amministrazione pubblica.